lunedì 11 novembre 2019

CIO' CHE NON E' ETERNO E' NIENTE (San Giovanni Bosco)



Ci pensavo ieri notte, prima di addormentarmi...  l'ultimo pensiero deve essere sempre e necessariamente positivo. Per quella famosa "qualità di vita" che può avere origine fin dalle piccole cose, come può essere dormire bene e fare bei sogni, svegliarsi sorridenti ed entusiasti a prescindere.
E così è stato, ma stasera non saprei, ho questa citazione sotto gli occhi, mi martella da stamattina, e a momenti alterni assume significato diverso. 
Ciò che non è eterno è niente. Palindroma e assai profonda offre spunti di riflessione.
Chissà se ha pure un senso averla trovata in questo mese di ricordo perpetuo e alla vigilia di un evento annuale dedicato alle persone che abbiamo seguito e non ce l'hanno fatta.
Ciò che non è eterno non è niente. E mi tornano in mente le parole di Chi mi curò e che alla mia domanda... finirà e quando?... rispose... niente è per sempre, e pure la cosa peggiore ha una fine.
Allora pensai... certo, ma bisogna vedere come finisce... e poi un po' ero triste e subito dopo euforica, ora alla luce della citazione odierna, mi ritrovo serena. Sono fuori, almeno per il momento lo sono, trascorsi quasi dieci anni  quindi si può azzardare che quel che fu era niente, e altrettanto si può, pensando a quel che sarà, quando tra dieci o venti o trenta e mi fermo qui, finirà questa vita mia  e continuerà per altra via. Intanto farò come ho fatto finora, dando un senso a tutto, magari oggi è visto come poco o niente, ma poi potrebbe essere d'esempio, un ricordo e in questo modo diventare eterno.
Nessuno può essere lasciato solo... nella sua solitudine. Una carezza, un abbraccio, un piccolo segno visibile... a lui qualcuno tiene, in modo esclusivo tutto speciale, e il vuoto si colma, non esiste paura, si ravviva la speranza. Quello che più si teme è l'essere dimenticati, cadere nell'oblio. Ricordo che anche la mamma di mio marito, pur non sapendo di essere ammalata di cancro, in un momento critico di grande dolore venne fuori con una domanda inaspettata... ma vi dimenticherete di me?
Non ci fu risposta, nessuna era possibile e d'altra parte come si può "archiviare" un essere umano?
Ci pensai anch'io un giorno, non ci sarei stata più e tutti a poco a poco mi avrebbero scordato. Mi faceva male questo pensiero, non poteva essere. Pure lontana avrei voluto continuare a vivere, perché non si muore mai del tutto se si continua ad essere presenti nella memoria altrui. Ecco, è così che la speranza vive anche quando tutto finisce, la vita continua in un'altra dimensione, tutt'uno con un altro mondo che luogo non ha, e Chi non ha fede sarà convinto comunque di restare su questa terra se avrà lasciato anche solo un segno del Suo passaggio.

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