sabato 23 febbraio 2019

SPERANZA E'... un Albero a Primavera.


Liberata dai consueti affanni quotidiani e normali, mi muovo desiderosa di aiutare a gestire quelli altrui, unici e particolari.
Me ne parto così, con questa bella pretesa, manco fossi una santa del Paradiso, o per restare a terra, Wonder Woman. Ma quando scendi in campo, metti in gioco tutto Te stesso, fragilità e forza, dolore e gioia, e persino la stanchezza, si... proprio quella, non fisica ma d'animo, che grava sul cuore e sulle spalle come fardello troppo pesante da portarsi dietro.
E' che non se ne può più davvero di questi continui "bollettini di guerra", non si fa in tempo a sostare su un nome, un ricordo, una preghiera, che subito ne compare un altro, una storia e una strana sensazione, quella di aver fallito raccontando a me stessa e ad altri un mucchio di fantasie.
Eppure non l'avessi fatto, me ne sarei pentita. E poi... io ci credo veramente che tutto può cambiare, fino all'ultimo momento. Anche se mi si dice... perdonami, non ce la faccio. Pure se gli occhi rivelano che non è più lo stesso. L'esperienza forte tempra e strema, a volte porta a disperarsi, altre crea e trasmette speranza.
Che continuo conflitto...
E al termine di una giornata tra alterni pensieri, scesa quasi dalla "ruota panoramica" le cui cabine lentamente vanno su e giù, sento la consapevolezza farsi ancora più chiara e forte.
C'è una realtà che sia pure dai contorni sbiaditi non lascerò, ed un'altra in continuo divenire, legata alla precedente come anello di una catena, che coltivo come speranza piena.
Forse l'Albero della Vita, che presto variopinto fiorirà con l'approssimarsi di una stagione migliore. Perché Primavera torna, è cosa certa... non manca mai.

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