sabato 17 dicembre 2016

TUTTO IN UNA NOCE


Anche stasera mi toccava essere "scientifica", parlare di assistenza domiciliare, terapie di supporto. Si è concluso il corso per caregiver, ma non me la sono sentita. E' un paio di giorni che sono "tutta Cuore" e "poca testa", nel senso proprio che ci sto poco con la testa. E non è stanchezza, ma stato d'animo controverso, combattuto e poco in armonia con una certa realtà esterna.
Sarà perché è dicembre... e non starò a ripetere per l'ennesima volta che effetto mi fa questo mese, sarà perché fiduciosa ed ottimista... forse troppo... verso l'Altro, puntualmente resto delusa, sarà... sarà... sarà, certo che è, e dovrò riprendermi per non essere io poi a deludere me stessa.
Non Tutti sono come Te, non puoi pretendere...
Accontentati e non essere esigente...
Prendi ciò che trovi, anzi apprezzalo...
Che bei consigli, che premurose raccomandazioni. Inutili perché scontato, quel che mi si esorta a fare è già da sempre in atto, tranne... apprezzare. Non si può apprezzare il nulla, e che il consiglio mi arrivi da Chi dovrebbe conoscermi più che bene, mi mortifica e pure addolora. Non chiedo niente se non il minimo rispetto. E ciò che ricevo, invece è ben poca cosa.
Con questi pensieri che comunque non sono frutto di rimuginio, ma constatazioni dall'amarezza passeggera, stasera l'ho buttata là giusto per distrarmi, in un gioco, tipo quelle catene infinite che tra l'altro detesto. E mi sono tornate indietro tante di quelle parole, che se pure per gioco, mi hanno scaldato il Cuore. So che saranno tanto per dire, ma non importa perché un certo effetto hanno sortito. Poi non so come, mi è venuta voglia di una noce. Così all'improvviso. Ne ho presa una delle tante che distribuisco, ne ho schiacciato il guscio con forza, e ne è venuto fuori un bel gheriglio intero. Come succedeva con le noci che mi portava in dono... Patrizia.
C'ho visto un segno. La Sua "parola buona" per me. Come sempre la forte ed affettuosa Sua "presenza". All'improvviso.

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