sabato 10 dicembre 2016

RISTORO


Sei ben disposta, fai un bel progetto, trascorri una notte riposante... poi arriva il giorno, cerchi di mettere il piede a terra, s'intende il destro, quello giusto e scopri che hai la gamba relativa che per metà dall'alto al basso pare di legno. Massaggi piano, poi con più energia, qualcosa succede e puoi alzarti per dare inizio alla giornata. Ovviamente non con gli stessi presupposti, ma con più opzioni, tutte da valutare.
Va be', fa niente... mi sono detta, e poi di rimando... ma oggi è l'8 dicembre, festa dell'Immacolata. E c'è da fare l'albero e il presepe, e prima ancora pulire i vetri, perché sennò le luci all'interno che le accendiamo a fare? E il pranzo della festa... e tutto il resto...? Presa da tanti impegni ho trascurato un po'...
Che accavallarsi di non-problemi! Sono i peggiori perché non hanno soluzione e non possono ridimensionarsi. Non esistono. Eppure quando i pensieri si posizionano su quella modalità salta la giornata. Ho resistito strenuamente, cercato di mantenere il ritmo, ma... io mi conosco... per strada un po' mi sarei persa.
E sono tornati i ricordi di questo benedetto mese di Dicembre tra sorrisi e pianto, la sensazione di mancanza, il rammarico di non poter essere più come prima, e con le azioni limitate. Così che ogni faccenda richiede il doppio per tempo e fatica, e devo chiedere aiuto, anzi dovrei poi cerco d'arrangiarmi da sola, e finisco con lo stancarmi mente e braccio.
Eh già, come previsto mi sono persa. Non tutti i giorni sono uguali, e se solo ieri dicevo ed ero sincera, che mi lascio scivolare tutto di dosso, oggi mi sono sentita caricata di un bel peso.
Poco coerente? Di solito mi nutro di un pensiero alla volta e mi adeguo senza troppi sbandamenti, di solito...
Oggi non è stato così. E avrei dovuto invece gestire con equilibrio la mente e rifugiarmi nella memoria del Cuore che non scorda né smette mai di sperare. Potercela fare o non dare troppa importanza a certi momenti che sembrano remare al contrario.
Il giorno è volato, a sera però sono stata in chiesa e al termine della messa, ho seguito la statua della Madonnina in processione fino al falò del quartiere.
Le alte fiamme di un falò temperano i brividi della sera d'inverno, danno ristoro e fanno pensare.
Così realizzo.
Ogni senso è impegnato a dare un senso nuovo a questa vita che amo.
Ed è racchiuso tutto in un gioco di parole .
Ora davvero posso dire conclusa la giornata. E l'ultimo sorso di camomilla completa il mio ristoro.
Domani sarà diverso.

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