martedì 13 ottobre 2015

UNA CANDELINA QUASI SPENTA


Emoticon heart 
La fiamma è durata per tutto il tempo che doveva. Far luce lungo la via, l'ultimo tratto fino all'orizzonte, oltre l'Arcobaleno.
Una candelina accesa può a giusta ragione simboleggiare l'insieme di pensieri positivi che si fanno strada sempre, nonostante la rapida successione di eventi che adombrano la solarità.
Poi si esaurirà, finirà con lo spegnersi ma la positività sarà ovunque, sparsa col fumo e l'odore della cera intorno. Si gira pagina... ancora una volta... per ricominciare.
E francamente... ero al limite, non si può in meno di una settimana vedere andar via tre Amiche, e non battere ciglio... essere presa da dubbi, e dulcis in fundo, capire che tutto quello che hai fatto per contrastare il male, ti ha liberato di uno a prezzo di altri tre o quattro, minori... è vero... ma che sempre "malanni" sono. Avrei fatto volentieri a meno di questa "offerta speciale", ché già diffido di quelle allettanti al supermercato.
Va be, non è il momento giusto per disquisire del solito bicchiere a metà, e perciò preferisco sorvolare. E' però certo che quando ad un evento segue un altro e a questo sopraggiunge un altro ancora, un po' di affanno prende, poi realizzi che si tratta ormai da tempo di sfide che si susseguono, ti fermi, ti concentri... una rispolverata di training autogeno, e vai. Ricominci.
Ma come arrivi a tutto questo?
Ricordando...
A lungo nubi scure furono all'orizzonte, le scrutavo sperando che mai raggiungessero il mio cielo. Pian piano si avvicinavano ma io mi dicevo... finché non è tutto coperto non succederà niente, un colpo di vento può far tornare il sereno.
E il colpo di vento invece raccolse tutte le nubi scure, anche le più nascoste che arrivarono a coprire il mio cielo. Minacciose gravavano sul capo, mi angosciavano, poi...tutto successe e fu temporale, bufera, tempesta, tutto ciò che porta sconvolgimento e paura.
Durò a lungo...a tratti uno squarcio s'apriva... speranza, un arcobaleno tra le nuvole... poi, di nuovo tutto buio e diventavo un fuscello in un vortice d'aria.
Col tempo la pioggia scrosciante diventò battente, poi come pioggerellina rischiarò il mio cielo con larghi spazi d'azzurro. Poi... il sole.
Non proprio quello luminosissimo d'estate, magari un po' velato, però sempre sole.
Per altro tempo ancora sentii il brontolio dei tuoni arrivare da ogni parte.
Non era stato abbastanza cattivo tempo per me?
Non sono una quercia secolare, non posso resistere a tempo indeterminato. Allora pensai di creare per me un piccolo spazio dove il piccolo cielo è sempre azzurro solo perché io voglio colorarlo dopo che è diventato bigio per i brutti pensieri. Ne restino fuori ansie e crucci, rimpianti e falsi pentimenti, mi passino pure davanti ma senza nemmeno sfiorarmi.
Ora lo spazio è più ampio e il cielo è sempre più azzurro. Le nuvole, gli acquazzoni, le intemperie tutte arrivano, certo... ma affronto, resisto e supero.
Ogni notte passa... comunque mai completamente buia, per il tempo che dura una candelina accesa.

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