giovedì 29 ottobre 2015

IERI... UNA GIORNATA DA DEFINIRE


Emoticon heart 
E' possibile pure che tutti i giorni siano tali, solo non ci poni pensiero perché si susseguono uguali, senza nulla o quasi da notare.
Nell' alternarsi di luce ed oscurità, sapersi adattare di fatto vuol dire "farsi le ossa", diventare resistenti... come "vaccinarsi" contro malanni sempre più grossi. Almeno si spera sia così.
Ieri in parte e tutta la giornata odierna ho fatto idealmente silenzio dentro e intorno a me, e ho svolto le cose di sempre come fossi da sola... senza parlare, senza ascoltare... come in una "bolla" sospesa a mezz'aria. Davvero ad un passo dal rimettere in discussione tutto, compreso il senso che ho dato alla mia malattia, nel dubbio di prendere in giro me stessa e sconsideratamente continuare a... farlo con Altri.
Dopo tanta luce, quasi "buio pesto".
Nell'oscurità cacciata a forza da eventi che vogliono me spettatrice impotente, con qualche rimorso e tante domande. Ascoltando a tratti parole inutili e formali, osservando sguardi mesti che dopo un po' avrebbero brillato di improvvisa allegria, e poi essere a stento salutata da persone che un tempo sembravano aver gioito con me e in quel momento invece abbassavano lo sguardo.
Francamente non ho saputo dare una spiegazione. Si chiedevano perché, come mai fossi stata risparmiata... io, e la loro amica...no? O mi vedevano già come morta vivente in lista d'attesa?
L'essere umano non riesci mai a capirlo del tutto, forse non ci riesce lui stesso.
Certo ieri è stato così, e sono rimasta perplessa... intristita e rammaricata per l'improvviso acuirsi del senso di precarietà.
Ma ho girato lo sguardo, attirata da alcune voci infantili e sono riuscita a distrarmi. I bambini sono il contatto autentico e puro con la realtà, riescono con la sola vivace presenza ad eliminare tutto ciò che è formale e falso, obbligato e non sentito. Spontanei ed innocenti quali sono.
Mentre aspettavo prima di andare, percepivo pessimismo e sfiducia da parte di Chi non dovrebbe, avendo tutta la strada davanti e un futuro da costruire con entusiasmo. Crederanno forse di poterselo permettere... oggi buio, domani piena luce, l'altro domani ancora... mezza oscurità.
Quante possibilità potranno concedersi...
Per Chi invece è ai 3/4 dell'esistenza c'è solo la fretta di recuperare, soprattutto quando si è a mezz'aria.
E consentito non è restare a lungo sospesi...
Così anche stavolta, al solito è stato il telefono a riportarmi nell'ottica giusta della realtà.
Avrei potuto dopo un po' interrompere la conversazione e restare nella semi-oscurità, oppure scegliere di continuare e piano piano tornare a vedere uno spiraglio di luce.
Alla fine ho preferito venir fuori dallo spazio angusto e buio in cui la mente si era trovata... e ancora una volta scoprire il "senso" di ogni cosa.

6 commenti:

  1. Ciao Mary, cosa posso dirti. Nei tuoi testi traspare sempre la lotta che stai conducendo e sono certo, che con la tua voglia di vivere, ruscirai a vincere. Un amichevole abbraccio.

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  2. Grazie, Elio... ricevere una Tua visita è per me sempre un gran piacere.
    Un abbraccio...

    Mary

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  3. Hai ragione Mary, le persone sono strane, tanto da non poterle mai a capire fino in fondo, alcune vestono una maschera a seconda delle proprie emozioni, senza pensare che potrebbero fare tanto male…
    Bisognerebbe imparare a farsi scivolare tutto di dosso, ma non è cosa semplice per gli animi troppo sensibili.
    Ti lascio un abbraccio lungo una vita, che possa donarti un barlume di luce ad illuminare giornate buie.

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    1. Grazie, Betty... gli abbracci non bastano mai, e quelli lunghi una vita compensano i mancati tanto desiderati.

      Mary

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    2. E io vi abbraccio tutte e due amiche mie carissime....
      Il periodo non è dei migliori, ma prima o poi il sole ritornerà a risplendere. Baci.

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    3. Ale... è proprio così. Torna a splendere all'improvviso.
      Buon fine settimana con un abbraccio.

      Mary

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