domenica 7 marzo 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ "(n.53) (Ricordi e anniversari)

IL RICORDO (Kahlil Gibran)
Non lascio che neanche un singolo fantasma del ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
Chi non ha ricordi? Ne abbiamo Tutti, tanti, belli e gioiosi e con un pizzico di nostalgia.
Gli anniversari poi, se fosse richiesto un "curriculum animi", sarebbero di questo voci significative.
Perché gli anniversari non sono solo di occasioni liete, c'è pure quello difficile, della conferma che non si vorrebbe mai ricevere, dell'accettazione forzata di un incubo ad occhi aperti, sbarrati per la paura.
Bisogna dimenticare?
Non si può né si vuole dimenticare, perché sofferenza a parte, nel dolore c'è, a saper vedere, un'opportunità, trasformare lo stesso in vita.
Ed oggi sono solo io a ricordare quella tenerezza dei fiori di lillà.
E di quel giorno quasi fosse oggi, ricordo pure come ero vestita e la collana che indossavo. Non rammento i pensieri. Forse perché tanti, troppi accavallati e intrisi di timore.
Il 6 marzo di undici anni fa... Dio mio, quanti ne son passati... la mammografia, la prima della mia vita e un gran senso di colpa.
Non ancora diagnosi certa, ma deciso sospetto. Tanto era là, grosso e ben visibile quell'odiato bozzo.
E il silenzio e le smorfie di Chi eseguiva l'esame, e le parole sbrigative poi... con lo sguardo in basso e di lato per evitare il mio.
Io... con gli spilli negli occhi, un nodo in gola e la voglia di scappare con le gambe molli.
Era di sabato, proprio come oggi, e non fu gioia di vigilia come sempre.
Istantanee, fotogrammi, perché il ricordo di un dolore è così, può essere descritto a tratti per non morire dentro un'altra volta, anche se ce l'hai fatta, ce la farai, e il tempo trascorso lo conferma.
Quel giorno indossavo un completino color fiori di lillà, manco avessi saputo degli occhi bassi che avrei incrociato, di quel senso di gelida umiltà che avrei provato.
Un "nodulo dall'aspetto non bello... ve lo dovete togliere", mi fu detto così.
Ed io pensai subito... poteva almeno essere bello... ma che razza di pensiero fu il mio, roba da fuori di testa. Eppure ero lucida, e forse fu in quel momento che posi tra delicatezza e timore il primo seme di speranza.
Cercare con la mente il meno peggio, per non disperarsi o impazzire.
Provai tanta tenerezza per me in quel rapido susseguirsi di momenti. Avrei voluto abbracciarmi, cullarmi... donarmi carezze mentre pure le lacrime gelarono di fronte a tale freddezza.
La Tenerezza dei fiori di lillà... un po' viola come quel tempo di Passione, ma sempre più vicino al rosa della positività.
Potrebbe essere un primo piano raffigurante albero e natura

2 commenti:

  1. A causa del COVID-19 ho perso tutto e grazie a dio ho ritrovato il mio sorriso ed è stato grazie al signore Pierre Michel, che ho ricevuto un prestito di 65000 EURO e due miei colleghi hanno anche ricevuto prestiti da quest'uomo senza alcuna difficoltà. È con il signore Pierre Michel, che la vita mi sorride di nuovo: è un uomo semplice e comprensivo.

                    Ecco la sua E-mail : combaluzierp443@gmail.com    

    RispondiElimina