DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" (n.52) (Noi insieme guardando al futuro)

Si vuole che occorra mettere in uso ciò che è disponibile per continuare e dare un senso a tutto quanto è stato fatto finora.

Così, invece di pensare a quello che non c'è, meglio usare ciò che si ha.

Al di là del saper sorridere alla vita nonostante tutto, e già questa è cosa non facile, importante è mantenere e potenziare la capacità di adeguarsi ai cambiamenti, anzi saperne trarre "opportunità" impensabili... straordinarie.

Mi torna in mente il racconto del violino a tre corde, forse qualcuno lo ricorda. La storia del violinista che durante un concerto riesce a far fronte e superare brillantemente l'incidente di una corda spezzata.

E per andare ad esempi più recenti, in una trasmissione che promuove talenti ha stupito e commosso Giorgia Greco, un'atleta tredicenne che per un tumore osseo ha perso una gamba, ma non si è arresa. Continua ancora più entusiasta a praticare ginnastica artistica. Un vero portento.

Niente deve fermare una passione, come pure una "mission" che vede al centro il bene dell'Altro.

Noi ce la stiamo mettendo tutta, coi contatti costanti, gli incontri online, e tanto altro ancora, insomma è uno sforzo immane a distanza perché, si sa, in presenza è tutta un'altra cosa, però dobbiamo andare avanti a tutti i costi, per essere utili, aiutare, dare speranza anche da lontano.

Per non farci dimenticare.

Un anno è già trascorso, non sappiamo quanto altro tempo passerà, nessuno lo sa, all'imprevedibile solo la Speranza può dar voce, perciò continuiamo "NOI... insieme", lontani ma solidali.

E alla fine quando tutto manca ognuno dica all'Altro più vicino, sai che c'è? Col Cuore prendimi per mano e... portami con Te.

“L'ora più buia è quella che precede il sorgere del sole.”

- Paulo Coelho -