lunedì 22 marzo 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" ( n.67) (Con gli occhi al Cielo e una sola voce)

Sembra che pregare faccia bene. Condivido.
Senza dubbio bene a chi prega, e anche a chi non lo fa, ma verso cui sono indirizzate le preghiere.
Magia? Si, se magica può definirsi l'"energia dell'Amore".
Pregare...
È la prima cosa che fa spontaneamente Chi crede quando la misura è colma.
Qui e Ora, in silenzio per cercare la soluzione che serve, per ritrovare la pace in se stessi.
Giornata fredda e faticosa... quante volte oggi ho fatto ricorso alla campanella della consapevolezza.
Qui e Ora per pregare.
Pregare.
Una voce unica che sale dal Cuore ed entra in grande sintonia col Divino. Per me questo vuol dire Pregare.
"Dio parla nel silenzio del cuore. Ascoltare è l’inizio della preghiera"
- Madre Teresa di Calcutta -
Le preghiere, intese come formule sono, ed occorre pure che siano, per "necessaria comodità", non Tutti hanno parole giuste per esprimere un bisogno, per elevare una lode e un ringraziamento.
Ci si può abbandonare nei momenti di maggiore vulnerabilità e debolezza, ed è questa la preghiera più bella, e lo si fa anche senza parole. Il Cuore parla, e Chi tutto può e sa è l'unico a poter ascoltare.
Io prego così, solo così so farlo.
"Ci sono momenti in cui ho più niente da dire a Dio. Se dovessi continuare a pregare con le parole, dovrei ripetere quanto ho già detto. In questi momenti è bello dire a Dio: Posso stare insieme a te, Signore? Non ho più niente da dirti, ma amo sentire la tua presenza"
- O. Hallesby -
Quando il contesto quasi impone la "frase" giusta, opportuna come da schema... io mi perdo. E mi distraggo, e poi ricomincio ma resto indietro. Non posso poi che chiedere perdono, e ricominciare di nuovo ma stavolta ascoltando le parole del Cuore. Se tutto ciò costituisce peccato, devo confessare che pecco spesso.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, crepuscolo, nuvola e testo

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