martedì 16 marzo 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" (n.61) (Senza pensieri)

 Fragili, fragili... cerchiamo di mettere insieme frammenti di opacità, ché la trasparenza è al momento un ricordo.

Responsabili sono i pensieri, vari ed eventuali, legati ai ricordi di quegli stessi giorni.

Un anno fa? No... anche più indietro.
Sarebbe meglio allora non pensare, ancor più perché l'opacità falsa ogni cosa e priva di lucidità Chi cerca di capire e non riesce.
Ma si può non pensare, soprattutto stasera che pare aver "ore contate" e non si può sperare nemmeno nel "rosso" che piace?
Non si può fare a meno di pensare... e in questa affermazione non c'è rammarico né piangersi addosso, la Vita va veloce e te ne dà motivo.
Non è giusto perciò lamentarsi, forse solo un po'... ma senza rimuginare, aggiungere negatività ai pensieri.
Stamattina ho letto della "pace interiore"... ciò che turba e fa star male non è al di fuori ma è dentro di Noi, ed è qui che dobbiamo operare.
Si può "non pensare"?
NON STO PENSANDO A NIENTE
Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
È come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perchè, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...
Fernando Pessoa
E dopo aver fatto silenzio ai pensieri, ascoltando solo il ritmo del respiro, forse troveremo ciò che sempre cerchiamo... un'oasi, magari il posto ideale, dove la pandemia non è mai arrivata, tutto funziona bene, e la terra e il cielo sono i posti più accoglienti, ognuno a suo tempo, nel modo più sereno.
Potrebbe essere un'immagine stile anime raffigurante palloncino

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