sabato 27 marzo 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ".(n.71) (Corde ad alta tensione per massima fragilità)

Dagli occhi della memoria un'immagine strana, come è strano il periodo che stiamo vivendo.
Sono trascorsi tre mesi di quest'altro anno e non mi pare affatto diverso da quello precedente. Anzi.
Confusione massima e corde ad alta tensione.
Basta una scintilla e scoppia un incendio.
Cade un sassolino e pare prossima una frana.
Lucidità... addio.
Eppure sento di dover essere grata per quell'immagine strana, ricordata all'improvviso.
Una scatolina trasparente che amavo riempire di sabbia oltre l'orlo, per vedere poi i granelli insieme venir via piano all'inizio, e tanto velocemente all'improvviso.
Ne rimaneva comunque uno strato sottile sul fondo, quel che bastava per non ricominciare da zero.
Metafora si e no per riferire ciò che provo, ora che pare sia sfuggito tutto di mano.
Ma è solo un attimo, mi mancavano le parole, le ho ritrovate.
Riprenderò ciò che ho perso. La serenità che... dicono... io dono, la gratificazione da più di un sorriso.
Nei giorni scorsi ho percepito troppe note stonate, messe insieme su un pentagramma da immaginare, fatte passare per provvisoria ma necessaria melodia. Al solito e per eccesso di ottimismo ho voluto crederci, e mi sono allontanata dalla buona meta.
Ora riprenderò la via. E a quel Qualcuno dovrò sempre dire... grazie.
Perché mi fa incontrare anche "da remoto" le persone " a modo" . Tanti insegnamenti e qualche carezza pure da lontano
Il tempo va in economia. Più ne investi, meno ti costa, ancor più ne guadagni.
Mi è mancato quel tempo a forza risparmiato.
Non mi è servito e l'ho perso per strada. Pure con le mie forze.
Ora ho un bel gran da fare per recuperare tutto. Davvero tutto quel che ho lasciato dietro.
Potrebbe essere un primo piano raffigurante margherita africana e natura

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