venerdì 10 luglio 2020

UN SORSO D'ACQUA FRESCA




Un sorso d'acqua nel silenzio della notte dopo che abbiamo ripreso a contare. Il tempo scandisce le Nostre vite con le date che non possono essere scordate. Dieci anni e poi... quarantuno e ancora... tra un po' un altro compleanno. Vicende si alternano ad eventi, come querce o fuscelli battuti dal vento ne restiamo in mezzo, frastornati ci ritroviamo interi. C'è poco da mostrarsi diversi.
Un sorso d'acqua fresca porta ristoro, e quiete nel fluttuare di stati d'animo contrastanti.
Sei stanca?
Mio marito conosce bene reazioni e atteggiamenti che mi appartengono, eppure mi fa sempre la stessa domanda quando mi vede con i gomiti sul tavolo e le mani a reggere la faccia.
No... rispondo... finalmente mi riprendo il tempo, quello che mi spetta, un'infinitesima parte tra una vicenda e un evento, una porzione minima della giornata per raccogliere i pensieri, trarne emozioni e farne risorse, e poi riflettere sul momento presente. Sapete, riprendere la normalità si sta rivelando alquanto dura per me, procedo a piccoli passi per non cadere e poi dover ricominciare daccapo. Per fortuna anche stavolta però non ho rimpianti del periodo che ha preceduto la pandemia, e aspetto senza pause come scusa, che si ritorni al sereno stabile salvo rari annuvolamenti.
Ascolto tante storie, sono stralci di vita vissuta, emozioni e sentimenti. Chi racconta si sofferma sul presente di dolore, fa poco riferimento al passato se non con vivo rimpianto.
Questo non l'ho mai fatto, perché per me avrebbe significato soffrire di più per quello che stavo vivendo, preferivo invece cogliere "gli sprazzi". Nuove conoscenze, dimostrazioni d'affetto non scontato, la stima inaspettata. Gioia sotto mentite spoglie, colta da un altro punto di vista. Perché la gioia è un dato oggettivo, non passa mai, come il sole è solo a tratti offuscata.
Bisogna esserne convinti, e prima o poi tornerà a splendere come sempre.

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