domenica 10 marzo 2019

UOMINI (8 Marzo... il giorno dopo)




Viene naturale parlarne il dì appresso, dopo che si è tanto detto e fatto, donne di qui e donne di là... la Donna è così e sempre così dovrà essere considerata, trattata, amata. Un "concentrato" di ogni benedizione che pare fatto apposta per mettere in luce una figura e in ombra l'altra che... stando così le cose... pare contrapporsi.
Si, vabbè... la donna, chapeu! Però questa festa che dovrebbe essere piuttosto un memoriale, oggi è diventata un andare contro l'uomo.
Parole queste di mio figlio che a pensarci bene proprio torto non ha, è la solita mancanza di equilibrio che fa scordare la complementarietà dei due sessi, per cui l'uno non può essere senza l'altra e viceversa. Ma forse tanta enfasi deriva dai numerosi fatti di cronaca che vedono la donna vittima della violenza maschile, e come spesso succede, si fa così di tutta l'erba un fascio, la donna diventa martire ed eroina e l'uomo carnefice senza possibilità d'appello.
Distinzioni sono d'obbligo, perché non tutti gli uomini sono uguali come del resto non lo sono neppure le donne.
Ci sono uomini pavidi ed insicuri che fuggono davanti alle difficoltà o diventano violenti poiché consapevoli di non essere all'altezza di prendere decisioni, agire e farsi amare.
Ci sono uomini "né carne, né pesce", non si spostano dai loro "margini di sicurezza", fingono che vada tutto bene, e quando così non è... va bene lo stesso. 
Ci sono infine gli Uomini, che pure non si spostano ma non dalle certezze, bensì dalle responsabilità. Che in un'epoca fecero la scelta di essere accanto nella buona e nella cattiva sorte e non lo scordano neppure dopo che la morte ha separato. Perché quando una storia comincia e poi diventa sempre più bella, può continuare coi ricordi, nei sogni e per i racconti ripetuti a se stessi e agli altri, finché morte sarà.

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