sabato 30 marzo 2019

TRA PENTOLE E PARRUCCHE


In quel luogo il tempo trascorre più o meno svelto, facendo largo alla speranza. Tra pentole e parrucche, e non solo, perché si parla molto di tutto e davvero poco di malattia, quel tanto che basta per presentarsi. Poi si va avanti cercando il coinvolgimento positivo, per fare gruppo e stare meglio.
Qualcuno particolarmente propenso fa caciara a bella posta, e condivide l'unica ricetta che sa e prepara da quando è rimasto "singol". Pasta e patate tutt'assiem, alias "pasta alla masseria". Ma oggi ha trovato un eccellente interlocutore che alle patate e alla pasta c'ha aggiunto il rosmarino...
Roba da leccarsi i baffi... ha concluso questi, e poi è passato ad un'altra specialità, partenopea adattissima per questo periodo di Quaresima. La frittata senza uova, alias "Frittata Scammaro". Ricetta condivisa con dovizia di particolari da acquolina in bocca e profumo nell'aria. Anzi, già che ci sono...
Le antiche ricette della tradizione napoletana sono diverse, tutte molto semplici, ma buonissime, appunto come questa. E' un vecchio piatto popolare, in dialetto significa letteralmente “frittata di magro”. Gli ingredienti infatti, sono poveri, e poi non è nemmeno una frittata vera e propria perchè mancano le uova. Si preparava durante la Quaresima, il Venerdì Santo, giorno di magro prima della Domenica di Pasqua. Infatti “cammarare” in lingua napoletana vuol dire “mangiare grasso” e “scammarare” è il suo contrario. Sapete come si prepara...? Già che ci sono... Per prima cosa, pulire, sciacquare e fare a pezzetti le alici salate. Prendete l’olio e mettetelo in un padella e fatevi rosolare l’aglio tagliato a metà. Appena l’aglio sarà dorato, toglietelo dall’olio caldo e inserite le olive snocciolate e spezzettate. Poi anche i capperi lavati e tritati. Fate rosolare il tutto a fuoco molto moderato per non più di una quarantina di secondi. Togliendo il pentolino o la padella dal fornello, aggiungete l’uva passa, i pinoli e le alici salate. Quindi cuocete la pasta. Prendete gli spaghetti e lessateli in abbondante acqua salata. Una volta cotti, scolateli, e conditeli con il sugo che avete preparato prima. Inserite il tutto in una padella e con l’olio rimanente finite la cottura sul fornello, come per una frittata normale. L'Amico dice che è una bontà.
E le parrucche...? Che cosa c'entrano? E' tutto incluso nel pacchetto da una poltrona all'altra, addirittura da una stanza all'altra, qui dove il "problema" quasi non è più tale perché diventa aspetto della vita normale. A mangiare si deve ed è pure un piacere, a coprire una "pelata" è giusto per gioco, per far contento il bambino che vuole sempre la mamma curata e bella, pure quando si aggiusta il ciuffo sulla fronte e lo accarezza.

Nessun commento:

Posta un commento