mercoledì 27 marzo 2019

L'APPROCCIO AL PAZIENTE ONCOLOGICO (seconda parte)


Nella vita di un individuo possono esserci molti eventi stressanti. Alcuni dipendono da fatti eccezionali che influenzano la nostra vita, altri invece hanno a che fare con mutamenti individuali come ad esempio un cambio di lavoro, di casa, un matrimonio, una malattia. Le fonti di stress di maggiore rilevanza dal punto di vista del nostro benessere sono rappresentate dagli eventi traumatici, cioè situazioni di estremo pericolo che esulano dalle normali esperienze umane. Sperimentare eventi traumatici significa anche sperimentare qualcosa di impensabile, trovarsi in situazioni di cui mai ci saremmo visti protagonisti.
Fu stilata una lista degli eventi stressanti che portano alla disintegrazione psicofisica. Ai primi due posti, la morte di un figlio e quella di un coniuge. Seguono tra gli altri, la rottura di una relazione, il cambiamento di lavoro e addirittura il fidanzamento di un figlio che segna un momento di separazione.
In presenza di un evento vissuto come una minaccia alla propria integrità psicofisica, si attiva il "coping". Con il termine coping (strategia di adattamento) si indica l'insieme dei meccanismi psicologici messi in atto da un individuo per fronteggiare i problemi o modulare le emozioni allo scopo di gestire, ridurre o tollerare lo stress. I meccanismi psicologici di coping sono comunemente chiamati strategie di coping. Il termine coping viene solitamente riferito alle strategie adattive (cioè costruttive), ovvero strategie che cerchino di ridurre lo stress. Al contrario, le strategie che tendono ad aumentare lo stress vengono definite disadattive, proprio a causa del risultato raggiunto. Tra le strategie adattive si inseriscono alcuni meccanismi focalizzati sul problema. Affrontare in modo operativo, soppressione di attività interferenti, uso del supporto sociale strumentale. Queste modalità di coping consentono un adattamento ottimale nella gestione dell'evento.
Si affiancano pure altri meccanismi focalizzati sull'emozioni. Uso del supporto sociale emotivo, positività e crescita, accettazione, religione e umorismo. Le modalità di coping di tipo disadattivo suggeriscono oltre alla presenza di un disagio, la messa in atto di "meccanismi di difesa" che ostacolano la collaborazione del paziente. Disimpegno mentale, disimpegno comportamentale, negazione. Attraverso l'introspezione, l'individuo prende consapevolezza delle proprie vulnerabilità e limiti nelle situazioni quotidiane, e di conseguenza cerca di sviluppare e mettere in atto le strategie più efficaci possibili per potervi far fronte. Tali livelli di consapevolezza e gestione sono in genere sviluppati nel tempo.
Avvicinare una persona per ascoltarla significa mettere da parte giudizi ed ansie per il tempo necessario a vedere le cose dal punto di vista dell'Altro.
Come le si può comunicare che la si sta ascoltando e capendo, in modo che possa aprirsi?
Non ascoltando si perdono informazioni importanti, e per ovviare si cerca di leggere nel pensiero o si prova ad indovinare che cosa si prova (false credenze).
(continua)

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