domenica 3 marzo 2019

ASSECONDANDO TEMPI E MODALITA'


Non è un'abitudine ma una carezza sul cuore, sapere che ci sei.
E' questo uno dei commenti ai messaggi che invio a coloro che li aspettano, per me grande motivazione, e sarei sciocca se non riconoscessi pure quale lezione di Vita io ne ricavi.
Ci sono tragitti fatti di corsa con l'entusiasmo di arrivare, altri più lenti che consentono di meditare, e poi ci sono le "pause" imposte ed anche necessarie, per non stancare né stancarsi perché siamo esseri umani. A questo stato di cose non ci si può opporre, bisogna fermarsi o assecondare il momento, accettando i limiti che la natura impone.
Così stamattina... marito fuori per la Sua solita uscita solitaria del sabato, figlio a Roma per weekend scacciapensieri. Persino la mia cagnolina in assoluto relax, stesa al sole e appisolata dietro i vetri, mentre io dov'ero? A sfaccendare. Da sola, e la mente che mai posa né riposa, ha preso a rincorrere i pensieri.
Oggi, solo oggi, per qualche ora sono stata da sola a sentirmi sola, e se invece fossi stata davvero sola, sempre sola? Meglio non pensarci.
Nessuno può essere lasciato solo, nella sua solitudine. Una carezza, un abbraccio, un piccolo segno che mostri qualcuno tiene a Noi, in modo esclusivo tutto speciale, e il vuoto si colma, non esiste alcuna paura, si ravviva ogni speranza. Perchè è assolutamente vero, quello che più si teme è l'essere dimenticati, cadere nell'oblio.
Perciò consideriamo sempre quanto fortunati siamo a non essere soli, e a poter concederci e apprezzare invece i rari momenti di solitudine.

Nessun commento:

Posta un commento