giovedì 18 aprile 2013

SOLO PER OGGI...
vivrò la propensione alla gratitudine
SOLO PER OGGI...
non mi preoccuperò
SOLO PER OGGI...
non mi arrabbierò
SOLO PER OGGI...
farò il mio lavoro onestamente
SOLO PER OGGI...
mostrerò amore e rispetto per ogni essere vivente.



Basterebbe l'osservanza di questi soli cinque principi per raggiungere il benessere interiore... stare bene.
L'altro giorno il medico che ha voluto condividere la Sua esperienza di iniziazione alla "disciplina" Reiki, ha esordito con un'affermazione che nell'immediato poteva suonare come provocatoria... "sono contento di essere qui tra Voi e non altrove a parlare di questa mia esperienza... Voi siete <<  fortunati >>..." Fortunati Noi?... un'assemblea di pazienti oncologici, i Loro accompagnatori quasi tutti parenti stretti, ed altri pochi che comunque con il cancro "convivono" professionalmente, perchè alla fine di convivenza si tratta in quanto è impossibile a lungo andare non entrare in empatia con Chi soffre e non solo fisicamente, e cerca aiuto.
"NOI tutti qui, siamo fortunati..." ha continuato il "buon dottore"... " perchè vediamo cose che Altri non vedono..." Certo, questo è sicuro! Chiunque si è trovato a vivere un tumore lo afferma... è come passare dalla penombra, poi in una zona di buio e alla fine in "piena luce", ove tutto appare più chiaro nei minimi particolari.
E quel che è stato non conta più perchè era parzialmente oscurato... e quel che sarà non preoccupa perchè ormai non c'è più niente da scoprire.
Ed ecco che... se il "percorso" è stato fatto nel modo giusto, strategico per la riconquista di se stessi... si comincia a stare bene, a guardare avanti con l'ansia benigna della speranza e non quella ossessiva del futuro ad ogni costo.
Il Reiki può essere un aiuto in tal senso, in quella che è considerata tra le più estreme situazioni di vita, quale è il cancro, praticarlo rende più vivi, più energetici, più positivi, più aperti a consentire che l'energia vitale prevalga sulla malattia. Perchè significa liberarsi da quel senso illusorio di separazione dal tutto, e acquisire invece la consapevolezza di essere un tutt'uno con l'Universo.
Essere iniziati al Reiki e praticarlo, significa entrare in contatto col proprio Cuore che è la porta di collegamento per qualsiasi tipo di guarigione.

4 commenti:

  1. Passavo per un saluto... non riuscivo a scrivere in questi giorni. Mi piace molto questo post... Siamo persone sensibili, chi per un motivo, chi per un'altro. Sono contenta di essere così cara Mary, "sentire le cose"... anche se mi fanno soffrire. Non sopporto le persone menefreghiste e senza cuore... Ti abbraccio con affetto.
    Ale

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    1. Ciao, Ale... "sentire le cose" vuol dire anche riconciliarsi con se stessi, con la vera natura che dovrebbe contraddistinguere l'essere umano. Fai bene ad essere contenta di quello che sei, anche se Ti sembrerà strano, così facendo non Ti perderai mai.
      Un bacio...
      Mary

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  2. E' vero siamo persone sensibili(Ale un bacio),osserviamo quanto piu' possiamo i principi che prima citavi tu cara Mary...ma che dire di tutti quelli che ti remano contro e fanno della tua vita un percorso ad ostacoli con sensibilità zero,impegnandoti in una guerra che ti strema ,rendendo vani i tuoi sforzi??!!
    Un bacio!

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    1. Ma, mia cara Anto... la forza è proprio questa, riuscire a mantenere la rotta o addirittura ritrovarla dopo averla persa.
      Credo che un po' tutti abbiano "rematori contrari"... Chi più Chi meno... ma (almeno per me è così) quando ci si sente al limite, basta "ritirarsi" nella certezza delle proprie convinzioni, non per presunzione ma strategia... è giusto solo ciò che mi fa stare bene e mi permette con il raggiungimento del benessere interiore di donarlo altrettanto a Chi mi è vicino.
      Vedrai... la "sicurezza", la "serenità" che ostenterai a dispetto di tutto, saranno le Tue armi incontestabili e vincenti.
      Continua ad... essere Te stessa, non tradirti mai... e diventerai coinvolgente anche senza volerlo.
      Un abbraccio fortissimo.
      Mary

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