martedì 30 aprile 2013

"Ora più che mai penso che niente è da escludere a priori e che è sempre possibile trovare qualcuno o qualcosa di prezioso nei luoghi e nelle circostanze più imprevedibili."
Tiziano Terzani, "Un altro giro di giostra"


Con i fogli sparsi sul letto, cercavo di capirci qualcosa... essere attenta che ci fossero tutti, metterli in ordine e farne delle copie... per domani.
Controllo di nuovo un foglio dopo l'altro... sì, manca proprio quello che mi fu dato nella grande busta gialla insieme con le lastre. Ed ora come si fa? Faccio una telefonata e per tutta risposta vengo aggredita. Credo di non meritarlo... o forse sì? Il fatto è che la mia testa non è dove deve essere... è altrove, mentre io sono qui e vorrei essere altrove per pensare ad altro. Ma fosse anche possibile... servirebbe a qualcosa?
 Non lo so...
Sono sempre più convinta che pensino che IO basti a me stessa... IO "cerco" di bastare a me stessa, anche perchè  solo IO so quello che provo, però vorrei che ci provassero almeno a capire e non si limitassero a pensare con superficialità... ma sì, tanto è andata bene!
Riusciranno mai a comprendere quanto costa mantenere questo "stato di grazia"?
Non lo so...
Come non so se sono davvero forte come appaio. Appena ieri qualcuno mi ha definito, "una combattente"... è vero, non mi arrendo anche se di resa sembra inutile parlare ora che si pensa io abbia vinto, e la mia resistenza invece sta proprio nel procedere guardinga e fiera delle "mie medaglie", prova di ciò che è stato.
Perciò anche se ho fastidio e disagio per una protesi che sta sulle sue ed un braccio pigro e stanco, mi lamento sì, ma in fondo sono contenta lo stesso perchè IO ci sono e posso parlarne.
E a Chi oggi mi ha aggredito verbalmente, per difendermi ho detto tutto questo e all'improvviso c'è stato un "ridimensionamento" anche addolorato. Stupita, ho fatto un passo indietro e aggiunto che tutto sommato i miei "accidenti" non avevano importanza, almeno in quel contesto, ma...
"No... perchè dici così, TU sei l'Amica mia... sei importante, senza di TE avrei mandato tutto all'aria. Ti chiedo scusa, perdonami e... cerca di capirmi."
Già dovevo capire... ma soprattutto me stessa, in particolar modo ritrovarmi, perchè poco prima mi ero davvero persa tra mille pensieri.
Il "foglio della busta gialla" era lì, sotto i miei occhi sul rovescio di un altro... avevo contato e ricontato e continuavo a... sbagliare.
Mi sono calmata... ed ho richiamato, stavolta per chiedere scusa. I "fogli" non erano i miei, me ne sono assunta l'impegno... quando ci si mette in gioco deve essere fino in fondo con senso convinto di responsabilità.

4 commenti:

  1. Quell'immagine cara Mary, dice molto!!!
    siamo leggeri e il l'aria ci parta via quando meni lo aspettiamo.
    Ciao e buona giornata cara mica.
    Tomaso

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    1. E forse leggermente dovremmo lasciarci andare...
      Grazie ed un abbraccio.
      Mary

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  2. A volte quel che ferisce di piu' è non essere compresi,ascoltati e perchè no consolati,anche chi è forte ogni tanto vorrebbe fermarsi e dire... basta io non ci riesco,vorrebbe comprirsi e nascondersi sotto la coperta di Linus,per non dover affrontare tutta quella fatica ,per non dover sempre mostrare la forza che trascina anche gli altri,per sentire che qualcuno sostiene per una volta i tuoi dubbi e anche i tuoi "capricci"...insomma il diritto di essere fragile!Prenditi il tempo cara Mary per farlo ,poi rincuorata riprenderai il tuo cammino.
    Baci!

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    1. Come sempre hai ragione, Amica mia. La fatica è tanta, soprattutto quando è a me stessa che devo badare perchè tendo a fossilizzarmi sui problemi e di conseguenza a ingigantirli, col risultato di stare peggio. Ed è per questo che preferisco "darmi" agli altri ed è così che mi prendo il tempo necessario per pensare... a me stessa, in modo intelligente e costruttivo.
      Mi basta anche uno solo di quei sorrisi o una telefonata inaspettata ed io sono già carica... pronta a ricominciare.
      Grazie, cara Anto... grazie per come sai leggere sempre nel mio Cuore.
      Un immenso abbraccio,
      Mary

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