venerdì 5 aprile 2013

Magari... se qualche volta la strada fosse spianata, forse le cose andrebbero un po' meglio ed ognuno potrebbe arrivare dritto alla meta anche da solo.
Un bambino ai suoi primi passi, sbanda, cade, si rialza ma ha bisogno sempre di qualcuno che lo guidi con pazienza e gli dia l'indirizzo giusto perchè non finisca sul pavimento troppe volte. Poi quando avrà acquisito sicurezza, certamente andrà senza sostegni... crescerà.
Più che un paragone è un'immagine che mi è venuta così nell'immediato... spontanea, forse generata dall'unione bislacca tra il senso di inadeguatezza o incapacità in certi momenti in un preciso ambiente e la mancanza di comprensione da parte di Chi  è pagato per averne non poca ma a iosa.
Stamane, al solito sono andata con l' "Amica senza compagnia" in ospedale... doveva sottoporsi agli ennesimi esami per il Follow Up. Per Suoi motivi personali oggi non poteva, però abbiamo pensato che fosse meglio andare di persona per disdire la prenotazione, magari in questo modo poteva anche scapparcene un'altra a breve termine, visto che...  siamo 048 e i controlli non sono certo uno ogni dieci anni.
Tanto per cominciare siamo finite nel bel mezzo di una disputa intestina, ovvero in un'animata discussione tra due colleghe su... "questo non mi compete" e... "se non compete a te, perchè dovrebbe a me, visto che sono stata messa qui per altro?" 
Benissimo, abbiamo pensato...
"C'è qualcuno qua?", allora ho chiesto facendo non volendo da arbitro non paciere.
"Qua... qualcuno qua? Per ora accomodatevi qua...", e una delle due "animatrici", perchè tali apparivano, ci ha indicato il corridoio dove già eravamo in sosta forzata. Dopo un po' c'ha fatto entrare nella saletta d'accettazione  dove c'era un'unica sedia... "accomodatevi...", ed intanto continuava a... discutere con meno foga ma solo perchè era subentrata una terza persona e stava lì a raccontarle...
Finalmente è arrivato il Nostro turno... abbiamo detto quello che c'era da dire e, senza scomporsi più di tanto ha detto che se l'impegnativa non fosse stata timbrata avrebbe potuto LEI, per via telematica spostare la prenotazione a breve termine, ma poichè il timbro su quel "benedetto" foglio rosa era già presente, non poteva... quindi bisognava tornare al CUP e chiedere una nuova prenotazione che però doveva essere fissata per un giorno compreso tra il 12 e il 22 c.m. 
Non oltre! Comunque... secondo LEI... problemi non dovevano esserci.
Abituate a questo genere di "disguidi" (?), ci siamo lanciate un'occhiata, quasi a dirci...
 Mah, vorrà esser vero? Facciamo finta di crederci...

  (continua...)

6 commenti:

  1. Ciao Cara Mary! sempre avanti anche se la strada è piena di buchi!!! Buona giornata.
    Tomaso

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    1. Hai ragione, caro Tomaso... sempre avanti! Sempre e comunque.
      Un abbraccio...
      Mary

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  2. Guai, guai ad avere a che fare con la demotivazione e la burocrazia messe insieme!
    Ma non bisogna essere intolleranti e tu di pazienza, lo sappiamo, ne tiri fuori tanta.
    Un saluto affettuoso
    Marilena

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    1. Ah, mia cara Marilena... finire tra le maglie di questa rete impone pazienza, spirito di sopportazione e tanta tanta ironia.
      Solo così riesci a sopravvivere e persino crescere.
      Un GRAZIE immenso ed un caro abbraccio.
      Mary

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  3. Questa burocrazia inutile che non serve se non ad esasperare le persone,potrebbe essere aggirata da persone con un minimo di buona volontà ad aiutare il prossimo ..io quando devo prenotare qualcosa ho sempre l'agitazione e mi stupisco quando le cose vanno a buon fine...vedi è questa la cosa triste ..dovrebbe essere normale avere una prenotazione in tempi brevi,fatta da persone gentili che cercano in qualche modo di aiutarti in un perioo della vita piu' difficile...e invece no siamo piu' abituati alle cose che non vanno che alle cose che funzionano!!!Cara Mary ,piccolo soldato con un cuore grande porta avanti la tua battaglia di ogni giorno e pian piano con ostinazione forse le cose cambieranno un po'...
    Un bacio grande!!!

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    1. Magari bastasse la tenacia e la pazienza di tanti "piccoli soldati", mia cara, per contrastare un mostro come la burocrazia, che nell'ambito sanitario diventa ancora più assurdo, feroce e crudele.
      Il problema è che a muoverne i fili è sempre l'egoismo menefreghista degli uomini in generale. Ognuno si comporta come se la questione non gli riguardasse nè potesse in futuro.
      Restare sordi e ciechi... fa comodo, impedisce di pensare, favorisce l'illusione di un domani senza intoppi e fine.
      Noi nella "battaglia" ci siam finiti senza volerlo e dobbiamo continuare a... starci, con tenacia, ostinazione, a volte chiudendo un occhio... molto spesso, entrambi. Così... tra "ciechi" ci s'intende.
      Un grandissimo abbraccio ed un bacio anche per Te.
      Mary

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