domenica 29 marzo 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.23) (Due volte "sopravvissuta")


A tarda sera, no... meglio a notte fonda due pensieri prepotenti, prevaricatori, segno che la mente non ce la fa più a reggere notizie devastanti e relativi dati, consegnati alla libera interpretazione di Chi non sa spiegarseli.
Dicevo, due pensieri. Primo, ci mancava pure l'ora legale domani, come ogni anno non è una novità, ma stavolta poteva saltare, visto che per Noi ne sono saltate di cose e chissà quante verranno meno ancora.
Secondo... e ascolto e leggo... e ancor più mi sento una "sopravvissuta". Pare quasi essere su una nuvola a metà tra terra e cielo, pronta a saltare o spiccare il volo, così come è destinato. Sospesa, al pari della vita, cui per la seconda volta mi aggrappo.
Non si possono pretendere certezze, è chiaro però vorrei capire, per farmene un'idea, per continuare a sperare.
Non si finisce mai, a cicli più o meno prevedibili qualcosa accade, e si deve ricominciare. Una sorta di gioco dell'oca con un solo dado, o la va o la spacca, e si torna indietro.
Sono serena e mortificata allo stesso tempo, perché non posso niente in questo momento, e in più a volte addirittura penso di subire la situazione "intorno al virus".
Stasera non trovo neppure la "mia stella", non la vedo, perché distratta dalle nubi grigie all'orizzonte.
Devo crederci come già fu una volta, passerà questo tempo buio, di certo passerà e da un triste ricordo spero possa nascere un luminoso firmamento.

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