domenica 15 marzo 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.9) (Una "lavata di testa")


Una metafora per metà, la quarantena a tratti fa andar di matto o in tristezza, oggi, sabato atipico, silenzioso e cupo, ero nervosa e con la malinconia addosso.
Ma si può? Certo i motivi non mancano, però non dovrei scordare che la negatività non paga, e aggiustarsi la vita al contrario conviene. Per dirla volgarmente, porta bene.
Tralasciando spunti di un certo peso, ché già troppi ci opprimono dalla mattina alla sera, stasera riflessioni da... una semplice "lavata di testa". Proprio così. E s'intenda come è scritto. Lavata di testa = Shampoo.
Le mie parrucchiere, è noto, da due giorni sono in "ferie forzate", e oggi ho dovuto arrangiarmi da sola. Shampoo e piega "faccio da me".
I miei capelli sono corti, ma ugualmente è un'impresa, il braccio destro è penalizzato e l'operazione di asciugatura richiede un tempo doppio. Ogni tre minuti, braccio in pausa per ricaricarsi. E dire che il mio phon è uno di quelli con tutto incorporato, spazzola compresa, però... va be', meglio non lamentarsi, considerando le attuali restrizioni almeno i capelli ci sono. Coi "colpi di luna", non più trattati né stressati, piuttosto docili.
Per apprezzare in pieno quello che hai, devi aver temuto di perderlo per sempre. Per qualche tempo restai senza capelli e sembrò un'eternità. Tornai ad averli, e fu come assistere ad un miracolo. Credo sarà lo stesso, quando riavrò la facoltà di scegliere se uscire o meno, andare dove voglio. Quando ne parlerò e mi sembrerà cosa lontana.
Del periodo "senza capelli" porto una grande "tenerezza" per me stessa. Le "strategie", le "coccole speciali" che io mi riservavo, perché nessuno poteva più di me...
A pensarci, la vita è proprio strana, offre situazioni completamente capovolte che, è vero, disorientano ma fanno capire quanto non possano esistere opinioni ferme ed oggettive.
Tutto è mutevole e passeggero, come del resto lo è la vita stessa. Peccato però poco si pensi a questo.
Comunque ora è tempo di pensare positivo,
metterci massima energia perché il virus sloggi al più presto.
Un'amica un po' di tempo fa mi aveva suggerito di ripetere continuamente col pensiero... andrà tutto bene andrà tutto bene andrà tutto bene... come un ritornello stonato, e infatti alla fine, come capitava coi dischi d'epoca, quelli di vinile quando si spuntava la puntina, non capivo più cosa stessi dicendo e rinunciai, tanto... pensavo... tutto va come deve andare. E poi andò bene, se sono qua...
Ed ora pure, io ci conto che vada bene. E sicuramente... ANDRÀ TUTTO BENE. È semplice questione di "maiuscole".

2 commenti:

  1. Pare che il picco ci sarà in aprile: bisogna pazientare un altro paio di mesi. Spero di non averti disturbata Mary. Ti auguro una serena quarantena ed una vita felice. Un abbraccio virtuale.

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  2. Ch dici Sfinge?! Fa piacere ricevere commenti, non disturbi affatto, quindi continua senz'altro. Non sempre passo a controllare il blog, tutti i giorni però sono qui col copia-incolla di un post da me scritto altrove.

    Un caro abbraccio
    Mary

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