lunedì 2 maggio 2016

ANGELO


Questo è il Suo nome. Mai nome fu tanto in contrasto con la persona. L'ha detto anche la moglie quando lui mi ha risposto.
Come ti chiami?... Angelo.
Si... per modo di dire.
Eppure a loro modo parevano affiatati, Lei, con l'ansia mascherata a fatica... Lui, con la smania di fare il "simpatico" a tutti i costi. Disinvolto assai, forse troppo... forzatamente spiritoso e stupito ché nessuno ridesse alle sue battute. Personalmente mi sforzavo pure, ma riuscivo a tirar fuori solo un mezzo sorriso. Si sarà offeso...?
Può darsi, perché ad un certo punto ha sfoderato uno sguardo inquisitore e ha preso col "dare e promettere", non ha escluso nessuno e se l'è presa anche col televisore che non si "posizionava" sul canale giusto.
E se poco prima aveva parlato di "angeli di Dio", poi era passato a "Dio, come immaginazione". Non esiste "Credo" ma solo delle "credenze per poter vivere" e non morire disperati.
Ma voi, avete mai sentito parlare di religione i musulmani, gli evangelici, pure i testimoni di Geova? Sono un'altra cosa...
Già... ho allora replicato... è l'enfasi di una certa cultura che fa la differenza. Noi cattolici abbiamo fede ma forse siamo poco appassionati. Come "punto fermo" c'è che l'uomo in genere non può essere, esistere senza "spiritualità", che necessariamente non coincide con la "religione". Anche l'ateo ne ha una tutta sua, a volte più radicata e intensa. Un "riferimento" è indispensabile per andare e non perdersi lungo la via.
Mi ascoltava... si e no, ogni tanto bofonchiava qualcosa. La moglie allora mi ha preso per un braccio...
Stammi a sentire, non ti sprecare... è un "rompi".
L'ho buttata a ridere, e ho cambiato discorso ma niente più di impegnativo.
Chissà che cosa avrebbe detto se la conversazione si fosse orientata sulla "Felicità". Parlare di Dio, spesso porta a questo.
Anche se ciò che è sotto gli occhi a "pronto uso" per la Felicità non lo si nota proprio.
La Felicità non è di certo una "meta", meglio sarebbe definirla "percorso", perfetto parlare di "scelta".
Ognuno dovrebbe cercare il proprio sogno e costruirselo in segreto. Trascriverlo poi su una pergamena e riporlo in una scatola, al sicuro. Nei momenti bui, quando la fiducia vacilla, potrà ricordare il sogno segreto, fatto di istanti come piccole gocce. Un'idea che nessuno può portare via o inquinare o criticare, e che va avanti per la sua strada e comunque e sempre unica sarà.
Angelo pareva avesse tanti sogni troppo palesi, volutamente mirava alla confusione, rimescolava le carte nel tentativo di avere finalmente la Sua "rivincita". Giocava la Sua ennesima partita con la Paura.

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