venerdì 30 novembre 2012

Quando mi sentii elogiare per il gran "carisma" della comunicazione, lusingata e felice mi convinsi che finalmente qualcosa di buono al di fuori dello scontato avrei potuto fare perchè "capace".
Vincendo così un'iniziale debole riluttanza cominciai ad andare per la mia strada da "volontaria prodigio".
Ricordo il primo giorno che entrai in una stanza da sola, quasi di proposito...
Nel letto era un uomo anziano, molto magro e dal colorito oltre il pallore... accanto a Lui ma non troppo vicino, la moglie e la figlia, quest'ultima non l'avrei più rivista in seguito.
Sorridendo al solito, iniziai la conversazione con un tono di voce basso e pacato per non disturbare Chi all'apparenza stava dormendo. Da sguardi significativi e cenni di sottintesi riuscii a capire che per il "poveretto" ormai c'era poco da fare, ma non percepivo l'ansia angosciante che precede una perdita imminente. Raccontai parte della mia "storia", restai per qualche altro minuto, poi andai via.
Quel paziente si riprese, in seguito lo vidi sempre e solo accompagnato da Sua moglie... Lui, burbero ed accigliato in ogni momento... la moglie, "poverina", dimessa e rassegnata ma con l'aria di essere sul punto di...
Passarono altri mesi e il "poveretto" si aggravò, e un giorno di quelli "più arrabbiati" sua moglie mi prese in disparte e mi raccontò la storia allucinante di un uomo padre-padrone che tiranneggiava ancora nonostante la malattia, cocciuto e testardo pretendeva di curarsi a modo suo, incurante dei sacrifici di Chi viveva accanto.
"Non ne posso più... francamente, non dovrei dirlo ma spero che tutto finisca al più presto".
Dopo qualche tempo vidi per l'ultima volta la "poverina" lasciare il reparto in gran fretta dietro al marito che andava via incupito più che mai perchè non faceva la terapia... non poteva più. Fece in tempo solo a sfiorarmi una mano scuotendo il capo... il marito morì dopo una settimana.
E' questa una vicenda a cui penso spesso... a me era sembrata inizialmente in un modo ed invece era tutt'altro.
Quel che appare spesso non è... e quando devi percorrere strade che non conosci su cui ti sei trovato per caso quasi all'improvviso, non puoi non procedere se non con la massima cautela.
Stasera ho sentito ripetere... una parola di troppo può far danno, una parola di meno può farlo altrettanto... meglio tacere e restare all'ascolto.
Ed io, volontaria prodigio rifletto ed imparo perchè la mia "disponibilità" all'ascolto e sorriso non sia solo carisma ma scelta voluta e consapevole.

6 commenti:

  1. Già, a volte capita di dare un giudizio che sorge spontaneo di fronte a certi atteggiamenti.... Poi, a mente fredda magari ci si ripensa e si può anche dedurre che non tutto è come appare.... Non è facile rapportarsi con gli altri, non lo è sempre. ...eppure, anche se non ti conosco fisicamente, immagino che tu ti presenti quasi in punta di piedi, con discrezione e cortesia...e non posso pensare che qualcuno non provi, da subito, un senso di alto rispetto verso di te.
    Augurandoti una buona e serena giornata, ti abbraccio con affetto

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    1. Sai, Paoletta anche quel mio avanzare in punta di piedi qualche volta non è capito e mi ritrovo a fronteggiare atteggiamenti di sospetto e... se mi va bene... di ritrosia. Non siamo Tutti uguali, per fortuna o ahimè... non saprei dire ma viene anche in questo caso confermato che facile non è rapportarsi col mondo esterno e con Chi ad esso appartiene.
      Un abbraccio grande.
      Mary

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  2. Cara Mary, è come dice la cara Paola, al primo momento sembra una cosa poi riflettendo ci si può meglio chiarire le proprie idee.
    Ciao e buona giornata.
    Tomaso

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    1. Quindi, Amico mio... sempre riflettere prima di agire e conservare una bella dose di elasticità mentale.
      Un abbraccio,
      Mary

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  3. A leggerti, cara Mary c'è sempre da imparare molto..sei speciale ed io sono orgogliosa di te, di tutto quello che doni e che io raccolgo con grande delicatezza.
    Un bacio grande

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    1. GRAZIE, Amica mia...non avresti potuto dirmi parole più belle, soprattutto ora che cerco di tirare un po'le somme dopo tanti mesi. E' arrivato il momento di andare avanti, progredire e quando si cresce un tantino in crisi sempre si va e si ha bisogno di sostegno e incoraggiamento, cosa che Tu fai per me in modo superlativo.
      Con grande affetto Ti abbraccio forte forte...
      Mary

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