sabato 14 gennaio 2012

E prima o poi anche i figli "ritorneranno" e Ti sorprenderai di quanto a Te siano simili. Più di quello che Loro pensavano... più di quanto Tu potessi anche solo immaginare...
E ancora... "riabituarsi", anzi no... "abituarsi" di primo canto alla presenza di un marito... sembra cosa da poco, ma non lo è.
Premetto che sono felice di vedermelo intorno... finalmente meno uggioso e più propenso al sorriso e allo scherzo... così com'era una volta... così come l'avevo conosciuto, però mi è sempre meno facile trovare "angolini" per stare un po' sola con me stessa e riflettere. Le ore che trascorro in ospedale mi offrono spunti infiniti perchè io ne tragga ricchezza che comunque va elaborata per essere pienamente vissuta. Già quando sono sull'autobus... sulla via del ritorno comincio a pensare... agli amici, quelli che contano... a ciò che stanno vivendo... alle difficoltà e alla sofferenza. Tante volte arrivo alla fermata sotto casa e quasi non me ne sono accorta tale è la concentrazione del pensiero... poi vado a comperare qualcosa per il pranzo e con sgomento devo constatare d'aver dimenticato ciò che avevo pensato al mattino, e... allora cambio programma, mentre continuo a... pensare.
E' chiaro che vorrei condividere col compagno della mia Vita queste mie esperienze in divenire in quel posto dove niente e nessuno resta uguale a se stesso, ma non si può... almeno non sempre... ora più che mai. Non posso turbargli questo momento, bello e critico in cui sta affacciandosi ad una nuova vita... non sarebbe giusto e poi non sarei neanche compresa... e allora...
"Non parli oggi? Sei pensierosa... che cosa è successo?" "Niente... niente di diverso dal solito..." E Lui si tranquillizza... perchè il "solito", così com'è comunemente inteso, è lo scorrere normale della quotidianità. Come potrei dirgli che quella mattina ho saputo di una certa amica... quella a cui m'ero avvicinata con timore perchè inizialmente m'inquietava... che non c'era più, un'altra vittima in un bollettino di guerra, o di quell'altra, giovanissima, sgomenta per il ritorno del male... che in silenzio guardava davanti a sè, senza parlare. Con rispetto m'ero allontanata... le mie parole suonavano stonate prima a me stessa... come e cosa potevo pretendere? Se non la capivo io...
Questo è il "solito" a quel terzo piano, dove sorriso e gioia si mescolano a lacrime e paura... la Speranza riesce a farsi strada, ma dove sempre si deve esser pronti a mettere un punto fermo e ricominciare.
In qualsiasi caso.

10 commenti:

  1. Nel tuo cuore ci sono le risposte alle tue domande.
    Salutoni a presto.

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  2. ... e le conservo come le cose più preziose.
    Grazie e a presto, Cavaliere.
    Mary

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  3. Post molto intenso. A presto, buon fine settimana! -Nora*-

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  4. Benvenuta, Nora!
    E sia per Te una felice Domenica.
    Un abbraccio,
    Mary

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  5. I tuoi post sono sempre più belli e pieni di tanto sentimento.
    Quelli del famoso terzo piano sono davvero fortunati ad averti.
    Un abbraccio e un buon pomeriggio anche se qua c'è una nebbia talmente fitta che non si vede ad un palmo di mano e c'è grigio d'appertutto.
    Pinuccia

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  6. Grazie, Pinuccia...
    Vivo intensamente la mia esperienza e con altrettanto trasporto la condivido con Tutti Voi...
    Ecco perchè vien fuori il "sentimento" che Tu dici.
    Il mio "essere presente" lì... a quel terzo piano non è una "toccata e fuga", bensì una presa di coscienza piena e consapevole.
    Buon fine settimana, Amica cara... pur con la nebbia.
    Un abbraccio col Cuore,
    Mary

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  7. D'accordo con te, anche se credo che ogni tanto condividere...non faccia poi tanto male, specie se lo facciamo con chi amiamo

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  8. AnnaMaria... io condivido e molto volentieri anche... con chi amo, ma a volte è proprio per amore che mi trattengo... per proteggere. Infatti non sempre si può capire...andare oltre, non può soprattutto Chi mi è vicino e pensa che io possa soffrire più del necessario.
    Grazie per il Tuo commento che... è inutile dire... mi ha fatto molto piacere.
    Mary

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  9. Si, vero cara, per amore ci tratteniamo, certi pensieri li teniamo per noi, oppure li scriviamo: come facciamo a turbare chi amiamo? Sono già abbastanza provati anche loro...
    Un abbraccio

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  10. Certo... cara Patrizia... per Amore, solo per Amore...
    Un abbraccio strettissimo,
    Mary

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