mercoledì 30 gennaio 2019

UNA SPIEGAZIONE C'E' SEMPRE


E' facile giudicare dalle apparenze nel bene come nel male, ma soprattutto in quest'ultimo caso, perché quando tutto va come ci aggrada, il dubbio non si pone, a gentilezza si risponde uguale, dietro qualche sgarberia... chissà perché... c'è sempre un brutto carattere. E invece non è così, almeno non sempre. Ce ne rendiamo conto quando passato il tempo, qualcosa cambia, e poi risulta che è logica conseguenza di un nuovo stato di cose che magari meriterebbe altra reazione eppure diventa come "quiete dopo la tempesta
Quanto più l'epilogo di una storia è triste e doloroso tanto più lo è il vissuto che c'è alle spalle. Venirne a conoscenza spesso lascia senza parole con lo stupore di quanto sia sottile la linea che separa la realtà vera da quella "romanzata", come fosse la sceneggiatura di un film o addirittura di una fiction televisiva. Sono soprattutto i particolari, gli intrecci dei rapporti e delle situazioni che danno da pensare.
Ho ascoltato e ascolto tante storie, e mi rendo conto di quanto io sia da sempre fortunata, una vita lineare, le relazioni giuste, magari non sempre pienamente considerate, e poi qualche rimpianto di cui io sola, unica responsabile.
Persino passare attraverso la malattia è stato per me come attraversare un cerchio di fuoco ed uscirne leggermente scottata.
Più volte mi è capitato di sentire... "Ma perché continuare in ospedale?! Invece di dimenticare..."
Se hai vissuto il cancro non lo puoi dimenticare. Pensi di... si, forse ti illudi, ma alla fine convieni con te stesso che non conviene.
Non si possono cancellare sofferenza ed ansia ma con coraggio si sceglie di ricordarli come momenti di vita vissuta, esperienza forte di crescita interiore.
Ogni giorno rinnovo tale esperienza attraverso quella altrui, di dolore vissuto sulla propria pelle o di riflesso, di un'esistenza subita senza consapevolezza... e imparo, e annullo, potrà sembrare strano, anche la paura di un eventuale ritorno della malattia.
Non nego che a volte anche a me si pone il dubbio e mi basta sentire frasi come... qui c'è troppa gente... per sentirmi quasi estranea con una domanda martellante nel cervello... farò bene?

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