mercoledì 23 gennaio 2019

IL CUORE E POI...


E poi non basta, o meglio il Cuore è il punto di partenza, poi c'è la volontà, la costanza, l'equilibrio, ecc. ecc. Insomma, tutto ciò che fa Persona consapevole e sicura di poter essere riferimento e bene prezioso per l'Altro in un momento di particolare difficoltà.
Non è cosa di Tutti e non s'impara, si deve essere predisposti e si può sempre migliorare.
Ci pensavo stamattina, in un altro di quegli anniversari che si preferirebbe non ricordare e a volte invece restano impressi nella mente, radicati nell'animo. Ci pensavo, ripeto... io, in questo nuovo mondo cui sento di appartenere, mi sono ritrovata non solo a causa e come seguito della mia malattia, perché i primi "segni" avrei dovuto avvertirli quasi vent'anni prima, e la "personale disponibilità" avrebbe chiarito quel che sarei stata ora.
La malattia di entrambi i miei suoceri in epoche differenti, poi il mio tumore, tutto accettato gradatamente e vissuto con la serena consapevolezza del giorno dopo giorno, programmi a breve scadenza ma ricchi di speranza, il prendermi cura di loro e prestare cura a me stessa con l'accudimento simile a quello di una vita che da poco ha visto la luce... nessuno mi insegnò questo né l'appresi da alcun manuale, era insito in me, e poi... il resto è noto se sono quasi nove anni che ne parlo e scrivo.
Si cresce, e la malattia è una grande opportunità di crescita. Si migliora, con l'umiltà e il sentirsi grato a tal punto da dimostrarlo a tutti i costi, rendendo meno difficili i giorni dolorosi dell'Altro, quei giorni donati a Te come strapuntino all'inizio striminzito, diventato col tempo "accomodante meraviglia" per Chi t'incontra.

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