martedì 22 gennaio 2019

NOTE DI VITA TRA LE RIGHE (esercizi per tornare al Cuore)


Sicuramente la capacità del celebrante del rito è responsabile in parte dell'attenzione di Chi partecipa e ascolta. "Sminuzzare" la Parola non significa "sminuirla" ma renderla accessibile perché venga digerita e assimilata. Il popolo della Chiesa per pigrizia stenta a crescere, e come un bambino nel secondo semestre della vita ha bisogno di essere "divezzato" con piccoli pasti che mantengano la giusta fluidità.
Stamane, durante la celebrazione domenicale, c'è stato tutto questo. Chiarezza e festa, comprensione e gioia di trattenere per sé, per crescita personale, qualcosa di prezioso.
Le nozze di Cana di Galilea, il 50° anniversario di matrimonio, il Battesimo. Il "filo" comune... affidarsi alla grazia divina.
La pazienza su cui regge un'unione longeva, il guadagnarsi la vita eterna grazie al sacramento che fa figli di Dio, tutto estremamente semplice se pur velato dalla difficoltà del mistero. Semplice come l'immediatezza del linguaggio di quel bambino che fa sentire la Sua voce solo per bisogno o senso di disagio.
Note di vita autentica, quotidiana, anche di quella "vita nuova" che Noi, "tumorati di Dio", riusciamo a vedere normale nell'anormalità.
L'intercessione di Maria, che per materna disponibilità, sa e conosce. Il meglio che deve venire e che arriva quando pare non ci sia nulla da fare per quella festa nuziale, per la festa che è la vita.
Si sposa un ideale, si invita a condividerlo, per questo non si potrà deludere. In una lunga cordata alla conquista della vetta, ogni tanto si rallenta, addirittura ci si ferma per dare agio e modo a Chi è in difficoltà, si cambia andatura e ritmo, ma non importa, va bene così. Non esiste impegno, attività o programma che non possa essere rimandato.
E' tutto in divenire, semplici esercizi per tornare al Cuore.

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