lunedì 4 luglio 2016

... PER ANGELI SPECIALI


Chissà perché è ancor più doloroso quando un'Anima va via in un giorno di festa. La percepisci come una forte stonatura, scuote e fa rabbrividire. Dispiace pensarci, addolora parlarne, ma si sa la Vita non conosce giorni di riposo. E si tenta di ridimensionare l'impatto, e si affronta quello che è comunque un evento naturale ed inevitabile senza perdere la speranza.
Non è facile davvero, lo è ancora meno se a non esserci più è una persona giovane.
Stamane di buonora, quando la domenica si presentava già calda ed assolata, due notizie... qualcuno ci lasciava. Un'Amica delle mie e una compagna di liceo di mio figlio, giovane giovanissima dopo lunga e grande sofferenza. Io l'avevo ritrovata in reparto dopo anni.
Mamma, credo che Laura non stia bene. Su fb leggo dei particolari strani che la riguardano. Mah... spero di sbagliarmi.
Così mi aveva parlato mio figlio qualche tempo prima, poi sull'argomento non eravamo più tornati.
Passa qualche settimana, e un giorno la incontro mentre è in terapia. Non la riconosco immediatamente. Le chiedo come si chiama... Laura, la guardo meglio... è tutta occhi, quegli occhi che hanno mantenuto la stessa luce ridente dei tempi spensierati.
Sono la mamma di Francesco... le dico... Ah si, di Franci... risponde Lei e sorride. Poi si racconta, solo qualcosa e si mostra sprezzante e a tratti con atteggiamento di sfida.
Continuerò a mangiare quello che mi piace. Mi farà male? Non m'importa, tanto...
Non ho mai capito il senso di quel..."tanto". Consapevolezza, rassegnazione o incoscienza?
Da un anno e mezzo non la incontravo, non faceva più la terapia, almeno non in quel reparto... forse altrove. Negli ultimi tempi amici comuni di mio figlio lo tenevano al corrente dell'evoluzione purtroppo negativa degli eventi. Fino a stamattina, mentre anch'io ricevevo la notizia dell'altra perdita, prevedibile, ahimè quasi attesa, ma non per questo meno dolorosa.
E non so come, forse perché l'emozione forte del momento nel modo giusto trovasse la "via", mi si è raffigurata un'immagine di grande conforto. Due sagome bianche che tenendosi per mano prendevano lo stesso sentiero, sicuramente quello destinato loro fin dall'inizio, che porta alla meta degli "Angeli speciali" o meglio... specializzati a seconda del vissuto terreno.
Un bel periodo di prova per testare qualità e carismi, e quanto più breve è stato tanto più alti saranno pregi e valore.
Un pensiero che allevia la tristezza del momento, mentre un pezzo di Cuore comunque vola via.

1 commento:

  1. Ciao Mary, un abbraccio a te e alle famiglie di questi Angeli speciali che ci hanno lasciato....

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