mercoledì 8 ottobre 2014

UNO SOLO... ANCHE ACCENNATO O IMMAGINATO


Anche ad inizio autunno certe mattine non è difficile alzarsi e trovare fuori una densa coltre nebbiosa. Metti il naso fuori e colpisce l'odore e l'umore dell'aria, fredda e bagnata che sa quasi d'inverno, ed è quello che nell'immediato viene in mente... è già inverno.
Anche se inverno non è ancora.
Poi ci pensi... forse, più tardi... ma si, sarà così... un po' di sole si farà strada a squarciare la nebbia, togliere questo velo dal cielo.
Pure per me...
Da ieri sera un mal di testa cupo, a tratti con fitte lancinanti... sarà stato per lo stress fisico o quello emotivo, anzi per entrambi. Sono andata a dormire, sicura che mi sarebbe passato ma stamattina era ancora lì... pulsante e martellante.
Ugualmente mi sono mossa per dare una mano alla Speranza, è grande forte e mai spenta, ma ha sempre bisogno di Chi l'aiuti a mantener viva "quella fiamma".
Ero io però da "ravvivare", perché mi sentivo "fioca" e qualcuno se ne sarà pure accorto... chissà...
Inadeguata... non mi sono piaciuta, cupa e dolente come un cielo velato.
Questo stato non poteva né doveva durare... non ci sono più abituata, e allora ho preso il telefono e ho digitato in successione tre numeri... tre telefonate "amiche", nel senso che mi sono state amiche, raggi di sole a mandar via la nebbia dal mio "piccolo cielo".
Da ognuna... un sorriso che ho immaginato, la gratitudine sincera di Chi si è sentito pensato e non se l'aspettava, e alla fine la stessa frase, identica per tutte...
Oggi, mi hai risollevato... hai fatto tornare il sole.
Ed io pensavo di farlo per me, credendo che solo a me si fosse negato.

2 commenti:

  1. sicuramente sarà stato così, e non è poco far tornare il sole!
    Annamaria

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    1. Ma NOI questa capacità ce l'abbiamo potenziata... non è così, Annamaria?
      Un forte abbraccio...

      Mary

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