venerdì 17 ottobre 2014

HO POCO TEMPO

Ho poco tempo da dedicare a un Cuore in piena straripante.
Possibile mai che non possa essere il cammino senza intoppi, frenate brusche, urti disastrosi pur con le brecce aperte?
Mi viene da dire mille e mille volte, in modo non troppo corretto ed ortodosso... mannaggia a me!... e sarà la prima volta.
Forse perché sono un po' stanca, a tratti arrabbiata... vorrei essere ascoltata quando manifesto il disagio, e non trovarmi a soffrire per un altro non mio.
E viene fuori di nuovo la maledetta inadeguatezza e la paura di aver sbagliato, pur avendo mantenuto il "silenzio".
A un certo punto, però non ce la posso fare, perché pulsano le tempie, ho un nodo in gola, e la tosse che da un po' mi affanna diventa quasi un triste rantolo di accompagnamento... ed esplodo così in un secondo...
POI SUCCEDE CHE...
Succede che un magone grosso Ti sale in gola.
Vuoi dare sfogo a ciò che provi e non puoi...la Dignità.
Che parola grave... e pure greve, perché pesa a volte
quest'abito a pelle, cui non puoi né devi rinunciare.
E poi... gli Altri?... che diritto ho IO di far soffrire, se
già conosco l'entità del dolore... di qualsiasi dolore
che Ti prende, ingiustamente Ti ferisce... e dopo
lascia in un angolo. Come uno straccio strizzato.
Ecco ho dato sfogo alla mia "piccola pena".
Domani sarà tutto passato, come sempre perché diverso sarà il giorno e i suoi problemi.
Mi preparo per andare a letto... stanotte, finalmente voglio dormire.
Accarezzo la testa di quel figlio non più bambino, quello stesso bambino che non voleva mai vedermi triste, e pur così piccolo si sporgeva dal seggiolone ridendo forte all'improvviso. E ridevo pure io... e triste non ero più.
Buonanotte così, a mio figlio... e a Chi stasera donarmi ha saputo una lacrima e più di un sorriso.

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