mercoledì 2 ottobre 2013

Un'esperienza forte

Un'esperienza forte... così lo scorso anno mi fu presentata quella del gruppo di auto mutuo aiuto, io accettai subito  perchè niente mi spaventava. E come avrebbe potuto?... la sofferenza pregressa mi aveva temprato abbastanza, mi aveva dotato di una corazza indistruttibile, un misto di coraggio ed incoscienza... di speranza ed ironia. Accettai immediatamente quindi, e da allora non c'è stato giorno in cui mi sono pentita... neanche quando le situazioni potevano costituire un presupposto sufficiente per darmela a gambe levate. E a giudicare dal numero a cui siamo arrivati, credo proprio di non essere un "caso speciale", anche se magari a volte veniamo considerati non sempre nel modo giusto, guardati con compassione oppure per i Nostri "inspiegabili sorrisi", visti come "capitani coraggiosi" di un' imbarcazione destinata inesorabilmente alla deriva.
 Perchè dico questo?
Stamattina entrando nella stanza dove sono solita indossare il camice prima del servizio, ho colto un rapido scambio di battute tra una dottoressa e un informatore scientifico. Parlavano di NOI (... e mi dispiace, ma il NOI  qui è proprio d'obbligo)... del gruppo, intendo... la dottoressa spiegava come secondo Lei si svolgessero gli incontri, mentre l'interlocutore stava ad ascoltarla con gli occhi spalancati ed ogni tanto annuendo diceva una mezza frase. Beh... posso dire per cognizione di causa e con assoluta certezza che... non avevano capito un bel niente nessuno dei due. A questo punto potevo mai tacere? Non importa se qualche volta mi dicono che parlo troppo o son prolissa... ma quel che è giusto è giusto, ed allora sono intervenuta spiegando... giusto, e mentre lo facevo mi son trovata pure in lacrime... come una stupida, un'esaltata o ancor peggio... una che non ci sta con la testa.
La dottoressa e l'informatore si sono guardati... il cenno che si sono scambiati lasciava ben poco all'immaginazione...
Poverina, con quel che ha passato... qualcosa le avrà pure lasciato il segno!

4 commenti:

  1. Cara Mary, la presunzione e l'arroganza, di chi parla e sparla senza aver capito nulla, ma convinto di aver capito tutto e poter giudicare, genera una rabbia così profonda difficile da descrivere. Anch'io combinazione nei giorni scorsi ho scritto un post in proposito.(brunella patrone blog), poi comunque a mente fredda, comprendi che di persone di scarsa intelligenza e sensibilità, c'è pieno il mondo, ma non sono certamente i loro poveri giudizi, le cose importanti della vita, ciao con affetto, Brunella

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    1. infatti, cara Brunella... è proprio come Tu dici. Possiamo limitarci a contrastare volta per volta situazioni e contraddittori, giusto per salvare pensiero e dignità, ma la presunzione di poter cambiare le opinioni, ahimè... quella la possiamo lasciare a Chi da sempre crede di essere depositario della verità.
      Un caro abbraccio e... grazie per l'assiduità.
      Mary

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  2. Cara Mary, per me hai fatto benissimo.... Certe volte i laureati pensano di sapere "una pagina più del libro".... ma la sensibilità dove la mettiamo? Ti abbraccio con tanto affetto. Ale.

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    1. Ah, cara Ale... di sensibilità ce n'è davvero poca, e quel poco viene lasciata dietro di sè non appena si viene fuori dalla condizione che in un certo senso la "impone".
      Un abbraccio...
      Mary

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