giovedì 8 novembre 2012

"Qual è il prossimo autobus? L'11 è già passato?" "No, signora... lo aspetto anch'io."
Alla fermata dei bus stamattina mi sono trovata con una signora "dall'avvolgente scialle-foulard" e una giovane ragazza che sostava seduta sul muretto di cinta dell'ospedale.
"Fa davvero freddo oggi, vero? Come al solito il tempo qui da Noi cambia all'improvviso." Era sempre la signora a parlare cercando di coprirsi il più possibile... "Mi chiedo, ma perchè mai avranno spostato la fermata compresa la pensilina... prima almeno potevamo ripararci. Voi conoscete il motivo?" e si era rivolta alla ragazza... "Boh, non lo so... ma sarà senz'altro per una baggianata", aveva risposto quella quasi ridendo.
Conoscevo io il motivo e l'ho spiegato ad entrambe...
La fermata con relativa pensilina era collocata proprio sotto le finestre degli uffici e gli impiegati si erano lamentati per il disturbo arrecato dai bus quando si fermavano e ripartivano nonchè dal gran vociare.
La ragazza allora mi ha guardato questa volta ridendo davvero... "Capirai... per il gran lavoro che fanno!"
E' bastata questa frase detta con ilarità per avviare una delle tante conversazioni-discussioni comuni di questi tempi, e poi visti il luogo e l'occasione, anche su come sia diventato un lusso stare male senza avere l'assoluta garanzia di essere curati a dovere. E tutto a causa di una sanità che tiene conto di interessi economici e perde di vista l'unico elemento per cui esistere... il paziente.
"E che ne parliamo a fare?" ha continuato la ragazza... "Dovrebbero essere tutti eliminati a cominciare da quei GALANTUOMINI che sono in parlamento..."
Una folata di vento freddo mi ha fatto rabbrividire, e in quel momento ho pensato che era bellissimo provare ancora una volta quella sensazione. Ho rivolto lo sguardo al cielo plumbeo e ho trovato stupendo anch'esso.
E' normale la straordinarietà di tali semplici considerazioni quando Ti sono stati concessi altri "sei mesi di proroga". E' il mio stato d'animo abituale al termine di ogni controllo ma soprattutto di quello che ho fatto oggi, l'ecoaddome completo... sarà perchè l'esito è immediato, sarà perchè in un colpo solo si vedono tanti di quegli organi!
Mi sono stati concessi altri sei mesi, ho detto e per la gioia ho dimenticato il dilungarsi dell'esame e il disagio, con quella sonda che premeva su una vescica piena e il "ripetersi" del medico che faceva lezione alla tirocinante presente all'ecografia e non la finiva più.
"Secondo te, vedi questo tratto nel rene? E' un'incisura o un esito?" "Non so... io l'ho preso per incisura. E' un'incisura?"
Mentre io mi chiedevo che cosa fosse meno grave.
"Allora dimmi qual è la differenza tra un'incisura ed un esito..." continuava premendo sempre con la "benedetta" sonda.
Mentre io speravo che la "giovane dottoressa" si sbrigasse a rispondere ma soprattutto desse la risposta giusta...

8 commenti:

  1. Felicissima dell'esito positivo degli esami..e bellissime le sensazioni che si provano quando ci sente finalmente liberi da un peso..il vento freddo ,le nuvole scure...ogni cosa ha un sapore meraviglioso!!!
    Un grande bacio!

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    1. Il senso di libertà che viene dalla consapevolezza di avercela fatta ancora... è impagabile!
      Spero di poterlo provare ancora... tante e tante volte.
      Un abbraccio grande con tutto il Cuore.
      Mary

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  2. Ma è terribile questo "uso" che se ne fa del paziente, oggetto di studio per apprendisti!
    Anche il discorso della ragazza, così qualunquista!

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    1. E che si vuol fare, Ambra cara... non sta a Noi decidere se esserlo o meno "oggetto di studio". Consoliamoci pensando che forse studiando dal "vivo" si riesca a fare meno errori.
      Il discorso della ragazza, concordo con Te è un po' qualunquista ma solo all'apparenza perchè si è in seguito evoluto rivelando rabbia e sfiducia. Un po' quello che mostrano i Nostri figli, magari senza ridere ma solo perchè hanno perso l'abitudine a farlo.
      Un caro saluto.
      Mary

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  3. I tuoi racconti quotidiani è un buon inizio della giornata.
    Buona giornata con il fresco cara Mary.
    Tomaso

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    1. Allora, Amico caro... che la Tua giornata prosegua serena accompagnata dal mio pensiero e da tanto affetto.
      Mary

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  4. Ciao Mary, sono molto molto contenta per l'esito dei tuoi esami. Una notizia positiva è un bel sollievo.
    Un abbraccio e buon W E.

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    1. GRAZIE, cara Viola e percepire la Tua gioia sincera mi fa essere ancora più felice.
      Un abbraccio e un buon fine settimana anche per Te.
      Mary

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