martedì 20 novembre 2012

GRAZIE, all' Amore della mia Vita
Da più di due anni, ovvero da quando Tutto cominciò... in casa la televisione tace... almeno in mia presenza. Preferisco così, mi ricorderebbe altrimenti i tempi dell'angoscia, quando inebetita guardavo senza vedere mentre tormentavo l'odiato "bozzo". Da allora per me "non parla" più ed è meglio così...
"E la sera che fai... vai a letto con le galline?" mi chiedono i patiti delle fiction talk-show programmi strappalacrime e pseudo-varietà.
A dormire, no di certo... ho da recuperare tanto tempo perso a sonnecchiare davanti alla televisione perchè in fondo mi ha sempre annoiato.
Allora... che cosa faccio? Ho ripreso le mie antiche, grandi passioni... leggere innanzitutto e poi scrivere... spero con poco danno perchè ad addormentarsi non sia poi Chi legge.
Di come mi sia servita della "scrittura" come forma di resilienza ed autocura ho detto più volte... poco o niente invece delle "mie letture" che sono diventate tante e varie. Ma la cosa più stupefacente e non so fino a che punto normale è che riesco a leggere più libri contemporaneamente, ritenendo tutto con ordine. Una cosa da non credere per una metodica - sistematica - pedante come me. Si pensi che uno dei motivi principali per cui interruppi gli studi universitari fu proprio questo, non riuscire a preparare quando era necessario più esami in contemporanea. Oggi sarebbe diverso... e chissà che non faccia un pensierino visto che non si può mai dire e che nella Vita non ci sono limiti se non Te li poni. Intanto mi diletto in questa "gimcana" letteraria, leggendo di tutto e di più, affascinata da ciò che fino ad ora mi ero persa.
In un testo acquistato di recente che riflette un po' la mia tendenza "cancrocentrica" del momento, ho ritrovato il mito di Filemone e Bauci, narrato già da Ovidio nelle Metamorfosi.
L'autrice lo cita a rappresentare il modo migliore di vivere l'impatto col cancro... ospite inatteso, spesso sotto mentite spoglie che, se più o meno accolto e accettato,  porta trasformazione, un modo nuovo di intendere l'esistenza che integra la morte e la supera.
La storia di fascino sereno narra...


Zeus ed Ermes, vagando attraverso la Frigia con sembianze umane, "bussando a mille porte, domandavano
ovunque ospitalità e ovunque si negava loro l'accoglienza. Una sola casa offrì asilo: era una capanna, costruita con canne e fango. Qui, Filemone e la pia Bauci, uniti in casto matrimonio, vedevano passare i loro giorni belli, invecchiare insieme sopportando la povertà, resa più dolce e più leggera dal loro tenero legame".
Zeus scatenò la propria ira contro i Frigi ma risparmiò i due coniugi, trasformando la loro povera capanna in un tempio lussuoso e offrendosi di esaudire qualunque loro desiderio. Filemone e Bauci chiesero solo di poter essere sacerdoti del tempio di Zeus e di poter morire insieme.
Quando Filemone e Bauci furono prossimi alla morte, Zeus li trasformò in una quercia e un tiglio uniti per il tronco. Questo albero meraviglioso, che si ergeva di fronte al tempio, fu venerato per anni dai fedeli.

Alla luce del "mito" e del confronto con una malattia che va comunque smitizzata perchè si possa in qualche modo accettare, nasce una riflessione...
La fitta nebbia angoscia perchè nasconde alla vista ciò che è in realtà, prudentemente comunque bisogna andare, ogni tanto magari fermarsi... ma convinti che il sole arriverà pure a squarciarla, mostrando quello che aveva nascosto e di cui forse per un momento ci si era scordati.



4 commenti:

  1. Cara Mary, che la tv annoi, sono d'accordo con te! In casa nostra sono bandite da sempre le varie trasmissioni dove si parla, si parla, e non si viene a capo di nulla, le fiction, specie se a puntate interminabili e così pure tutti i tg ..tanto ci propinano solo notizie false e tendenziose.... L'informazione si può cercare e trovare in altro modo! Mi fa piacere vedere film, soprattutto film vecchi, che hanno una certa poesia...e più che altro li ascolto, mentre lavoro. Ma si può vivere benissimo anche senza la tv, anzi.... Forse si vive meglio!
    Allora non mi resta che augurarti buona lettura, comunque tu la faccia: la cosa importante è trarne ciò di cui si ha bisogno per lo spirito e per la mente!
    Ti abbraccio , a presto

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    1. Vivere senza tv, cara Paoletta è certamente meglio perchè il pensiero non si appiattisce, dovendo la mente cercare e trovare da sola gli stimoli giusti. Questi sicuramente saranno presenti attraverso buone letture, l'ascolto di musica imperitura e... perchè no, anche con la visione di un bel film di "stampo antico" dove ogni inquadratura era arte e poesia.
      Io mi confermo con la lettura che amo davvero da molto tempo e sa darmi la serenità che mi abbisogna.
      Un abbraccio grandissimo.
      Mary


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  2. Anche io da quando ho il cancro n guardo + la tivu,a meno che non siano film!leggo molto e + libri contemporaneamente, e molto diversi tra loro ,cosa che prima non riuscivo a fare.In compenso ascolto molta musica e scrivo,scrivo,scrivo per autocurarmi.un bacione!

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    1. Avevo ragione, mia cara nel dire che siamo molto molto simili.
      Le Tue "strategie" sono identiche alle mie, e per un "criterio di eguaglianza" che stabilisco io, in questo momento... se hanno funzionato per la mia "battaglia", funzioneranno assolutamente anche per la Tua.
      Conta pure che io sono accanto a TE.
      Con un abbraccio fortissimo,
      Mary

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