mercoledì 3 agosto 2011

La conosco sin dall'anno scorso, dai tempi della "mia" chemioterapia. Ora ha più o meno l'età che avrebbe avuto la mia mamma se fosse ancora qui... e questa è già per me una nota speciale. Di lei mi colpirono subito due cose, il modo di entrare in reparto, in fretta e baldanzoso come di chi dice, facciamo presto così mi tolgo 'sto pensiero, e il fatto che non appena le fosse infilato l'ago nel braccio cominciava una dormita che durava per tutto il tempo. Fosse entrata nella stanza anche una banda con la grancassa, lei dormiva... ogni tanto sbadigliava ad occhi chiusi, ma continuava a dormire... "Buongiorno, Cappetta! Abbiamo fatto le ore piccole stanotte...", disse un giorno il dottor Antonio entrando per il suo solito giro. "Dotto', che devo fa'... tengo sonno." "E questo lo abbiamo capito. Fammi sentire... oggi che cosa mangi? ( è una domanda che fa sempre, un po' per distrarre un po' per sdrammatizzare... il riferimento alla quotidianità  è una preziosa ricarica di speranza)" "Dotto'... che devo mangiare... per fare presto, siccome oggi non si sa che ora si farà, ho preparato subito subito 'na ciambotta (per chi non è del sud, ratatouille), poi ci mettiamo pure un uovo, una fetta di pane, e... abbiamo fatto." "Tanto per restare leggeri... Ma lo vuoi capire che con la chemio bisogna mangiare leggero?" "Eh, dotto'... più leggero di così!" E poi, andato via il dottore, era tornata a dormire come niente fosse, immediatamente.
Quando finiva l'infusione diceva alla figlia, Cappettina, "Meh... ce ne andiamo?" e senza aspettare, in fretta e baldanzosa si dirigeva verso l'uscita, e la figlia? Naturalmente dietro.
Da qualche mese le cose son cambiate, e questo suo percorso, iniziato quattro anni fa, sta prendendo un sentiero diverso, difficile, tortuoso... non si sa dove conduca. Oggi Cappetta arriva sottobraccio a Cappettina... cammina piano... si ferma un po' ansimante per prendere respiro... è dolente e affaticata. Non dorme più tanto; quando entro nella stanza e la chiamo, però mi risponde "baldanzosa", "Uè uè!" e poi mi stampa un bel bacio sulla guancia.

5 commenti:

  1. ...racconti le persone che sembra di viverle anche a me...son stata assente ieri...mi perdoni? Ti ho pensata però dolce Mary...che tenera persona ci hai raccontato oggi..il percorso si è fatto tortuoso...ma lei in spirito ancora c'è...mentre il corpo segue la sua via...un raggio di Sole giunga ora a Te per irradiare di Luce e donare calore al Tuo giorno..Ti abbraccio..serene ore Mary..
    dandelìon

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  2. E' vero, sembra di essere lì con te...
    un abbraccio♥

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  3. Un'unica risposta per entrambe... Amiche mie... di ogni incontro, persona, situazione serbo tutto, persino le parole, i dialoghi... non una virgola è aggiunta da me. Questo perchè VIVO con il cuore che HA UN BATTITO IN PIU'... condivido anche i particolari, quelli minimi, all'apparenza insignificanti perchè credo che facciano parte di quella "normalità" che rassicura, e poi dimostrano quanto possiamo ricevere dall'altro anche, e forse soprattutto, quando soffre. Entrambi i percorsi di vita subiscono una pausa forzata... un rifornimento di ricchezza per chi continua ad... andare avanti.
    Vi ringrazio tanto perchè ci siete... sempre con me... con i vostri commenti sostenete i miei intenti. GRAZIE!
    P.S. @ Dandelion: Perdonarti io? Scherzi! Ti sono sempre debitrice!

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  4. I tuoi racconti sono veramente scritti con il cuore.Salutoni a presto

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  5. Grazie, Cavaliere, per esserci anche tu... sempre a sostenermi.
    Un abbraccio.
    Mary

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