martedì 9 agosto 2011

Doveva essere un prologo, un'introduzione all'argomento e poi... poi è diventato l'argomento stesso, intendo... "Come un torrente in piena..." Siffatto è il mio modo di rielaborare quel che provo e vivo, che in crescendo... mi espando... e poi straripo. Tutto sommato però non è un dilungarsi inutile se serve a far conoscere chi scrive e a spiegare meglio motivazioni e fini.
Ed ero ricorsa a quell'immagine del "...torrente in..." quando accingendomi a scrivere avevo da riportare un paio di flash, raccontare una storia, sullo sfondo di una domenica d'estate, calda ed assolata, "vissuta" per libera scelta in quel silenzio che ora tanto serve per rimettere a posto i tasselli della vita.
E il sabato che l'aveva preceduta due telefonate, la prima nel pomeriggio.
Rosa, la mia giovane amica... "Mary... l'hai capito! Non se n'è fatto più niente..." E poi all'unisono, lei ed io, "Ma facciamolo noi... così è sicuro... posto tranquillo...chiacchieriamo spensierati... così va bene!!?" Una pizza! Ci si doveva organizzare per una pizza, noi due e altre amiche, tutte uguali... Amazzoni del III Millennio, ma poi per motivi logistici, nulla di fatto... peccato per le altre, perchè noi... beh, prima o poi lo faremo... meglio "prima" aggiungo io.
Ed era ormai sera... la seconda telefonata.
Domenica, la moglie di Mario, all'anagrafe Giovanni, che non c'è più (cfr. post 9 maggio; 17 maggio). "Pronto, amore mio?! (inizia sempre così la sua telefonata... ma quanto amore autentico c'è in quelle parole!). Sentivo la nostalgia di te, della tua voce... (vorrei sentirla anch'io questa "mia voce") e ti ho chiamato... sono al paese, al nostro paese che Mario amava tanto..." "Sono contenta per te, Domenica... ti distrai, anche lui lo vorrebbe." "Certo... lo so...", queste ultime parole rotte dal pianto. "Mi manchi...", l'abbiamo detto entrambe. La mattina l'avevo chiamata io... non era in casa; quella sera lo aveva fatto lei...

4 commenti:

  1. ....emozioni che entrano ed escono dall'Anima...in uno scambio di affetto sincero...l'amore è il mezzo più bello che abbiamo a disposizione per aprirci al mondo e poter donare...e gioire...e accogliere in un cammino che non vede sosta...il cammino verso la Vita...Essa ci sfiora...ci chiama...in un sorriso...nelle Tue parole Mary...alle quali attingo ogni mattina per trovare la quiete del raccontarsi senza ipocrisie...solo essere se stessi...nulla più...grazie di Te..un abbraccio con i colori tenui dell'alba Ti invio...affinchè giunga a Te in tenerezza e affetto sincero..sereno inizio del giorno..
    dandelìon

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  2. Cara Mary, ma quanta tristezza e nostalgia in questo post! Anche io ti auguro una serena giornata.

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  3. Racconto... senza tralasciare i particolari perchè anche quelli, secondo me, servono a testimoniare la ricchezza degli scambi affettivi che legano due o più persone apparentemente "distanti" tra loro.
    Vedi... anche noi... non ci conosciamo, pur tuttavia "comunichiamo" attraverso le nostre emotività... è scambio affettivo anche questo... che diventa ancor più grande ed importante se si esaminano i "particolari".
    Grazie, cara... della tua preziosa amicizia!
    Mary

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  4. Ciao, Maria cara... Io vivendo quotidianamente questa mia nuova vita, vengo a contatto naturalmente con la tristezza, e poi di conseguenza con la nostalgia... ma esse... rivisitate e rielaborate mi danno tanta forza capace di trasformarle in positività... in chi "mi legge"... in chi "mi cerca" anche solo per chiacchierare.
    Ti abbraccio forte forte,
    Mary

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