giovedì 2 dicembre 2021

IL GRANDE PROGETTO (n.24) (Più che puoi)


Quest'ultimo periodo si sta rivelando alquanto particolare, denso di avvenimenti, fronteggiarli con lucido distacco non è sempre facile.
E poi ci sono gli impegni quelli soliti, le responsabilità familiari, insomma davvero tanto, che a pensarci qualche volta mi sento piccola davanti ad una montagna da scalare.
Resisto perché esisto, e devo darne prova. La mia attuale esistenza, come seconda opportunità va vissuta simile ad un proclama, un inno alla gioia di vivere... almeno fino a quando e se mi verrà concesso. Altrimenti che senso avrebbe nominare sempre la speranza... sarebbe solo un vuoto termine.
Ci pensavo stasera, come ogni anno alla vigilia di "quel primo giorno dell'ultimo mese", una sorta di promemoria ché faccia da ricarica, nonostante gli anni, le vicende, la fatica.
Quindi...
Alcun cedimento... la "sopravvivenza" è un privilegio da non tradire.
Tempo fa ho trovato una frase attribuita ad Einstein...
"Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime", ed effettivamente è così.
Occorre cercare qualcosa da fare, un impegno che sia anche "distrattore mentale", che gratifichi e... stanchi insieme facendo sì che alba e notte s'incontrino in un punto di un cerchio meraviglioso.
Alfa e Omega, l'inizio e la fine del giorno... senza quasi accorgersene.
Intanto non si resta mai soli perché Altri volentieri seguono Chi si dà da fare e non indugia col pianto.
Così vivendo ogni istante più che si può.

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