venerdì 19 aprile 2019

L'ARABA FENICE




Un simbolo della cristianità va a fuoco, prende lo sgomento, ma non viene persa la speranza. Passerà del tempo, Notre Dame risorgerà più bella di prima, e dalle ceneri davvero come l'Araba Fenice.
E' strano ma proprio nelle situazioni estreme, con le esperienze più devastanti si sente il bisogno di non disperarsi, ci si aggrappa a qualcosa e alla fine ci sarà la convinzione che qualcosa può cambiare.
Riflessione lucida ma non rassegnata, perché comunque c'è un lungo lavoro da fare su se stessi, nulla giunge da sé e tutto è una conquista.
Ieri al convegno di estetica oncologica ho ascoltato attentamente la relazione del chirurgo plastico, sarà perché il "tema" mi interessa da vicino, non saprei... anzi lo so, io cerco ancora di capire e darmi una risposta. Ma quando si parla di ricostruzione, si intende il ripristino di un organo, un facsimile o cosa...?
Mi torna in mente quella volta che chiesi al chirurgo che mi aveva "ricostruito"... ma resta così questa specie di scalino?... in riferimento ad un rialzo sopra la cicatrice. La risposta fu... Scalino? Quale scalino, è un tuo pensiero, lo credi tu. Non c'è alcun scalino.
Da quel momento compresi che dovevo "ricostruirmi" da sola. Il pensiero, la credenza, la convinzione. Perché bene o male avevo superato la malattia ma per raggiungere il benessere fisico e mentale non ci dovevo pensare più a come ero stata ma impegnarmi piuttosto a "ricostruire" un'appagante percezione fisica di me stessa, cosa non facile per la presenza di un corpo estraneo, ma possibile se l'avessi considerato come punto di partenza per altro. Fortuna che non ho mai puntato sulla bellezza, forse perché solo "carina, graziosa, garbata", e invece coltivai da sempre ogni aspetto dell'intelligenza, unica vera dote per ambo i sessi e soprattutto per la donna, di cui si dice non a caso ne sappia una più del diavolo.
Così ho continuato ad allenare le mie "risorse", la memoria, l'intuito, la perspicacia, e a scoprirne una nuova che non pensavo di possedere, l'empatia. Grazie a tutto ciò, e a questo solo, riesco a sorvolare su un certo dislivello, qualche disagio e persino a "raccontarmi" che non è cambiato niente, è tutto come prima, anzi meglio. Ricostruzione perfetta.

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