martedì 2 aprile 2019

CRESCITA E CAMBIAMENTO


Per facilitare l'ingresso e l'integrazione dei futuri volontari, li si invita a parlare più volte di sé, raccontarsi, spiegare le motivazioni che hanno portato alla scelta di un volontariato così particolare.
Poi l'avviso di alcuni eventi a cui il GAMA è stato invitato a partecipare, e la presentazione dettagliata di un questionario, studiato e preparato dall'avvocato che ha tenuto l'incontro del 29 Marzo, riguardante i diritti dei pazienti oncologici. La proposta è di offrirlo come supporto alle persone in sala d'attesa, una sorta d'astuzia per suscitare interesse e stabilire un rapporto coi volontari.
Una buona risorsa di cui tener conto, magari apportando qualche modifica per un'efficace interazione.
Sempre per favorire l'inserimento nell'ambito del gruppo, il Nostro psiconcologo ripropone il tema delle "trappole" tramite la rapida lettura di alcune pagine del testo che ci fu proposto a fine anno come "compito delle vacanze".
"Reinventa la tua vita" che propone una filosofia del cambiamento basato sul concetto dei condizionamenti e limiti che ci poniamo ed entro i quali restiamo a lungo intrappolati. Le undici "trappole" descritte (abbandono, sfiducia e abuso, deprivazione emotiva, esclusione sociale, dipendenza, vulnerabilità, inadeguatezza, fallimento, sottomissione, standard severi, pretese) sono ostacoli al raggiungimento di scopi, ogni persona ne è consapevole, eppure nonostante il continuo esercizio di cui è fatta l'eterna lotta, non se ne esce sempre vincenti.
E' un testo interattivo, storie di vita e questionari di verifica, per trovare magari uno o più punti di contatto con l'argomento che ci riguarda da vicino, la condizione della malattia.
Tutto si basa su un concetto intuibile ma di non facile ed immediata definizione, un neologismo... "lifetraps" (trappole per la vita), Nella condizione di disagio, ad un certo punto si intravvede una breccia che all'improvviso diventa "varco", ed è tutto chiaro.
Con il termine "trappola" si intende rimarcare che la vitalità di uomini e donne apparentemente normali può essere bloccata all'interno di modi di pensare, di sentire e di agire che si sono formati in momenti cruciali dello sviluppo, si sono rinforzati nel corso del tempo fino a consolidarsi, tanto da diventare delle vere e proprie trappole. Convincersi insomma che l'unica vita possibile è all'interno di una prigione, tra le cui sbarre puoi sbirciare altro fuori che ti piacerebbe ma non è per Te. Orribile davvero. Poi succede qualcosa, un terremoto interiore che ti costringe a fuggire per vivere. Se vuoi vivere davvero.
Ad esempio Abby, la protagonista di una storia, vive tormentata dalla paura di perdere il marito, perché all'età di sette anni ha perso il padre con un infarto. La perdita improvvisa ha lasciato in lei un vuoto che non riesce a colmare nemmeno con l'amore del marito, temendo di ritrovarsi nella medesima situazione dopo tanti anni. Abby così si nega la possibilità di essere felice.
Concludendo, è necessario crearsi una visione personale. Ciascuno deve scoprire alla fine chi desidera essere e cosa vuole dalla propria vita, uscendo fuori dalla trappola o dalle trappole in cui era finito.

Nessun commento:

Posta un commento