venerdì 5 aprile 2019

PROTAGONISTA DAL SECONDO ATTO IN POI...




Oggi appena entrata, l'ho riconosciuta si e no, da un po' di mesi non l'avevo più incontrata, poi il sorriso, quel sorriso, la "curva" famosa che raddrizza ed indirizza...
Noi ci conosciamo!? Certo che si.
E quindi a raccontare...
Tutto bene. Sai, a novembre mi laureo, un solo esame e poi la tesi su di... me. Ti pare avrei potuto con un argomento diverso...? Ho tutto, informazioni, foto ed emozioni.
Medicina narrativa! Quando un "accidente" diventa opportunità per dialogare, capire e farsi capire, crescere e persino prendere una laurea.
Si sa quanto mi appassioni tutto questo...
Nel caso avessi bisogno, sono a Tua disposizione. 
Stretto il sodalizio, preso l'accordo. Una conferma in più che condividere, parlare e narrare svilisce un falso mito e aiuta nella misura in cui si crede.
Stimolata da questo incontro, ho fatto qualche ricerca...
Ad oggi il progresso scientifico e tecnologico ha modificato anche il mondo della medicina. Se, da un lato, ha reso più agevoli diagnosi e terapie, dall’altro ha causato una certa crisi del rapporto medico-paziente per carenza di un dialogo dal notevole valore diagnostico.
Così la medicina ufficiale ha cercato di recuperare il senso di accoglienza e ascolto del malato attraverso la Medicina Narrativa, con l'intento di umanizzare le cure.
La medicina narrativa è una nuova risorsa diagnostica che si focalizza su:
– il ruolo terapeutico attribuito alla narrazione dell’esperienza di malattia da parte del paziente
– l’ascolto che ne fanno il medico e gli altri operatori sanitari
– l’integrazione del racconto in un quadro complessivo di diagnosi e cura, rispettoso della persona malata.
Si sviluppa così una rete di relazioni sulla base di racconti che portano chiarezza non solo riguardo ai sintomi ma anche in termini di dolore, sconforto e tristezza, e successiva resilienza.
Attraverso la Medicina Narrativa medici e malati sono dunque educati a costruire un legame stretto di ascolto reciproco. A tale scopo un percorso di medicina narrativa necessita tra le altre cose, anche di un linguaggio semplice piuttosto che di terminologia medica. Ciò implica una continua acquisizione di competenze attraverso l’uso di molteplici strumenti che comprendono anche corsi di lettura e scrittura, senza escludere arti figurative, musica e cinema.
Si crea così un campo validissimo di scambio e confronto. Un esempio è dato dall'Istituto Superiore di Sanità che è tra i promotori della campagna “Viverla tutta”, un progetto di raccolta on line di narrazioni intorno alla malattia. 
Un altro aspetto interessante è la gestione delle risorse. Con la Medicina Narrativa ciò che il paziente racconta diviene uno strumento di diagnosi e cura.
La Medicina Narrativa rende protagonista il malato del suo stesso processo di cura e
migliorando il percorso di diagnosi, consente un risparmio sui tempi e sui costi del processo di guarigione.
Con il racconto autobiografico della malattia stessa, la Medicina Narrativa si configura come un elemento indispensabile per lo sviluppo della medicina del futuro.
Cosicché il paziente si senta di nuovo accolto dal medico che lo ha in cura e sorrida con gratitudine alle sue inaspettate parole...
Prego, un colpo di tosse e… mi parli della sua vita, dal secondo atto in poi.

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