martedì 23 settembre 2014

COME ANIMALI FERITI


Qualche settimana fa un messaggio... Vuoi sapere l'ultima? Mi sono rotta il femore senza cadere.
Ma come poteva essere... poi c'ho pensato, per le Nostre ossa privilegiate da malattia e pure terapie, non è cosa nuova questo "accidente" vecchio quanto il mondo.
Ti telefono lunedì... fu la mia risposta, ma poiché anche per il "mio cielo" ogni tanto passano velocemente nuvole di temporale, di lunedì ce n'è stato più di uno... e poi il pensiero è andato via preso dal vortice di altri.
E l'altra sera all'improvviso ben quattro messaggi a raffica, tutti con lo stesso testo... Non ti fa più piacere la mia amicizia?
Ma che cavolo le saltava in mente?... e gliel'ho scritto pure, ma alla fine le ho telefonato.
Così non l'avevo sentita mai... la mia Amica "I speak English" è sempre stata una dura, almeno così voleva apparire, anche se tra una battuta e l'altra mostrava un cuore tenero che di più non si può, e si prodigava in abbracci carichi di quell' affetto che non conosce distanze né discontinuità.
Quando la conobbi ero al mio secondo ciclo di chemio ed ebbi subito la sensazione che fosse molto molto arrabbiata o, come Lei ama sostenere... "fortemente inc....ta". La guardavo mentre si muoveva a scatti... Intimidita, cercavo di abbozzare ogni tanto un mezzo sorriso e Lei, per tutta risposta, sempre "fortemente inc....ta" alla fine mi aveva detto solo... siete all'inizio? Beh... buona fortuna!
Ed io, ancora oggi, di questa donna stupenda continuo a... ricordare soprattutto questo. Con quel suo piglio di durezza che non lasciava spazio a pietismi, mi aveva infuso una prima dose di forza, come dire... se non ti aiuti tu...!
Bene... e ieri al telefono pure l'ho sentita in lacrime. Sono rimasta in silenzio, era una novità per me e non trovavo le parole, poi qualcosa mi è venuto in mente. Quando mi ha detto... piango con te, scusami ma questo mi mancava, dovrò stare immobile per due mesi, sola coi miei pensieri perché mio marito sai bene come è fatto, insomma, davvero non ci voleva... ho replicato che, forse le lacrime ci sono consentite come rifugio per nascondere ad Altri che non possono capire, la vulnerabilità che ancora una volta ci prende.
Teniamo alla dignità ma perdiamo un pizzico di compostezza... come animali feriti che non mostrano la sofferenza e si danno il tempo giusto, per riprendersi o andare via.

7 commenti:

  1. Che Dio benedica te e la tua amica fratturata e che abbia un occhio benevolo nei tuoi confronti, ti sono vicino come semplice persona e non per la professione che svolgo e ricorda che il problema è di chi lo ha e non di chi gli sta vicino ... un sorriso, massimo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E vuoi che non lo sappia, Amico mio?
      Ho scelto per questo di fare ciò che faccio, così ho sempre vicino qualcuno che capisce e a sua volta avrà me che ascolto e... capisco.
      Grazie...

      Mary

      Elimina
  2. ... dimenticavo di dirti "preso da quello che ci hai confidato" che le ultime due righe del tuo scritto mi hanno colpito molto, ciao ancora.

    RispondiElimina
  3. Ciao Mary!
    un forte abbraccio a te e alla tua amica "I speak English" che mi sta tanto simpatica senza conoscerla!
    Baci
    Letizia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Letizia... porgerò abbraccio e saluto. Intanto ricevi il mio di abbraccio con tanta simpatia...

      Mary

      Elimina
  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina