sabato 20 settembre 2014

BUONGIORNISSIMO E... 2 CARAMELLE ROSSE


Questa sensibilità mia sarà diventata ancora più sottile, così fine da essere come un filo trasparente che pur resiste e tiene insieme due "pensieri".
Certo è che se all'improvviso mi balena il ricordo di "qualcuno", ecco mi capita di incontrarlo o vederlo il giorno appresso. Appunto come ieri mattina.
Non lo vedevo da quasi sei mesi, da quel giorno che disse "no" alla caramella solo alzando un dito in alto. Ugualmente gliene avevo lasciata una, sempre là... sul comodino, e poi avevo stretto forte la Sua mano, perché allora solo di forza aveva tanto bisogno.
Oggi l'ho rivisto, stava molto meglio... sorridente e loquace, sempre nei limiti per carità, ma per la prima volta e finalmente aveva dismesso quel Suo "colore nero" che pareva forzatamente indossato per scelta. Quasi il "paziente grave" e l'"uomo" fossero due figure sovrapponibili, logicamente da non separare.
E per festeggiare il Suo ritorno... il respiro normale, il sorriso e la parola pacata... ed anche la maglietta dalla "vivacità discreta", ho messo in quella stessa mano 2 caramelle rosse, perché una "cosa così" vale doppio, rimette in sesto la "comunità"... ti cambia la giornata.
Poi... deve essere stato proprio visibile e pure tanto all'esterno se entrando nella stanza accanto mi ha accolto un saluto che era augurio e canto insieme...
Buongiornissimo... mi ha detto un altro Amico... finalmente sei arrivata a portarci la "dolcezza".
Pensiero positivo?... positivo di sicuro, anzi positivissimo.












Che un uomo potesse chiamarsi così, con "quel Suo nome"... non avrei mai pensato, almeno fino al giorno che me lo disse, e mi spuntò un sorriso.
Pallido e con la testa reclinata da un lato sorrise anche Lui... perché, non ci credi?... aggiungendo col tono scontato e sicuro di Chi aveva motivo di ripetere la stessa domanda per l'ennesima volta, quasi fosse retorica e non per ottenere una vera risposta.
Perché non avrei dovuto credergli?
Certo se fosse stato "donna" mi sarei stupita di meno anche con quel nome, come dire... un po' demodé , ma poi avevo pensato che di Lui mai mi sarei dimenticata e non solo per il nome che alla fine gli stava a pennello per lo sguardo pacato e la dolcezza del sorriso. Eppure era stremato per la malattia avanzata e tutti gli inconvenienti che il fatto comportava, e pur rassegnato aveva preso a lamentarsi alzando leggermente i toni ed immediatamente dopo aveva concluso... dammi la caramella, quella rossa e non ci pensiamo più. Di quella richiesta esplicita ero rimasta contenta, perché fino ad allora non aveva mai preso caramelle, neppure "quella rossa"... ed ora invece... ed io avevo interpretato la cosa come finalmente la  piena accettazione del mio "affetto".
E per le volte a venire è stato così... sempre una caramella rossa, magari sul comodino perché... ora non mi va, la mangio dopo.
 Poi ieri... un dito in alto in senso di diniego ma gliel'ho lasciata ugualmente mentre gli stringevo forte la mano... con tutto il mio affetto.
Che fosse energia per Lui, in quel momento debole da non riuscire a pronunciare una sillaba... che fosse conforto e vicinanza, come dire... ci sono, che fosse riferimento e poter sussurrare ancora... sempre, ogni volta che vorrai.

1 commento:

  1. Mi ricordo di lui... Sono contenta che sta meglio. Buona serata Amica mia.

    RispondiElimina