sabato 18 febbraio 2012

E se ieri ho concluso il mio post con un punto... oggi riprendo il discorso, e... ricomincio sempre da "quel punto".
La Vita di ognuno è un continuo andare a capo. Nasce come un foglio bianco, si riempie di periodi più o meno lunghi, più o meno complessi separati tra loro da pause che sembrano differenziarli come se fossero "vite" a se stanti... e non è così.
Succede per lo più alle persone avanti negli anni... dai ricordi vorrebbero cancellare quelli brutti, esperienze dolorose, momenti infausti. Con le lacrime, visibile sfogo dell'anima... credono quasi di riuscirci ma non è possibile, e qualora per assurdo lo fosse.. l'esistenza risulterebbe incompleta, senza senso a loro stessi.
Come se da una narrazione si potesse cancellare con una gomma un pezzo e non si facesse nulla per rabberciare insieme il precedente col seguente. Il risultato? Una parte del foglio bianco che annulla il senso di tutto il resto.
Spesso penso a ciò che mi è successo e che ha cambiato tutto... il mio corpo, l'ottica delle cose, il corso della Vita stessa.
 Aprii un blog per raccontarmi... sicuramente non l'avrei fatto perchè solo il tumore m'aveva indotto a pensarci. Non potevo tenere il fatto esclusivamente per me... sarei stata male sempre di più. Parlarne di continuo con chi sapeva già sarebbe stato tedioso, crudele ed inutile. Condividere con Altri del tutto estranei poteva essere la soluzione giusta.
Ora... mettiamo che un giorno mi venisse in mente di cancellare quelle parti dove maggiormente s'evidenzia tutta quella sofferenza  che comporta una situazione come la mia... Probabilmente il resto sarebbe "apprezzabile"... "valido" lo stesso, ma non si noterebbe il mutamento dell'animo mio che pur attraverso un'angoscia profonda era riuscito a non soccombere, anzi a "rinascere" in un modo tutto nuovo.
Punto e a capo anche per Lui, quindi...
E la cosa non è che sia capitata solo a me... tengo a dirlo, perchè  non sono una persona eccezionale nonostante le apparenze.
Qualche giorno fa una delle mie "Amiche", quando le ho detto che non trovavo le parole adatte perchè non mi sentivo all'altezza del "Suo coraggio", mi ha risposto... "Non credere... questo coraggio io me lo impongo. Devo essere così... per la mia famiglia... per la gente del paese che non capirebbe e sarebbe capace solo di falsa pietà... per me stessa. Devo farlo perchè voglio uscirne presto... deve essere così."
Ed ha sorriso con la solarità che le è propria... credendoci, perchè è così... se continui a... ripetere ciò di cui sei convinto alla fine ci credi davvero ed è... punto e a capo.

10 commenti:

  1. Cara Mary, sei sicura di non essere una scrittrice? ;-)

    Quanto alla fine del tuo post, in riferimento al coraggio, devo dire che mia sorella ha ragionato sempre come la tua "Amica". Ha cercato, ha trovato, s'è inventata un coraggio straordinario che le ha permesso di affrontare bene la malattia. E' lei cha fa sempre coraggio a tutti noi che ci preoccupiamo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mia cara Lella... tutti quelli che incappano in una simile malattia riescono a trovare in sè una forza nuova ed inaudita che trasformano in coraggio.
      Io... non ero così come appaio... avevo paura persino di un semplice prelievo... temevo solo il pensiero del cancro, mi sentivo svenire. Poi... quando si è presentato, ho scelto di VIVERE e per vivere ci vuole coraggio. Lasciarsi andare equivale a morire. Brava, quindi a Tua sorella che come me ha fatto la scelta giusta.
      Un grandissimo abbraccio ad entrambe.
      Mary

      Elimina
  2. Punto a capo.
    A domani cara Mary e ha ragione lella io te l'ho già detto ogniscritto tuo è come una pagina di un buon libro,di quelli che fanno bene.
    Bacione grande
    Pinuccia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh... grazie, Pinuccia cara... sei sempre molto buona nei miei confronti.
      Mi fa piacere sapere che fa bene ciò che scrivo... in verità fa bene prima a me esternare con semplici pensieri i miei sentimenti ed emozioni.
      Buona domenica e anche per Te un bacio grandissimo,
      Mary

      Elimina
  3. Punto e a capo
    io non amo mettere il punto alla fine di uno scritto..
    mi sembra di chiudere un discorso,
    mentre per me è un prosieguo...
    sereno week end Amica Cara..
    un abbraccio, con affetto..
    dandelìon

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara... anche a me non piace dar la parvenza di chiudere un discorso, non a caso il mio blog è "continuare a...", eppure di "punti" ne metto tanti. E sai perchè? Desidero che i miei pensieri non abbiano una fine però siano sempre diversi dai precedenti... perchè io stessa cambio nel mio divenire... come nel fisico così nell'anima.
      Per questo... Amica mia... "punti" sì, ma all'infinito.
      Serena domenica... con un abbraccio,
      Mary

      Elimina
  4. Fammi sapere la motivazione che hai sempre la verifica parola! ora più che mai molto fastidiosa.
    Buon fine settimana.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro amico... io non ho mai adottato la verifica parola, considerata da me cosa inutile e noiosa.
      Meglio così, allora che tutti la eliminino.
      Un saluto,
      Mary

      Elimina
  5. Ciao Amica cara, io per la verità abbondo in puntini di sospensione quasi a non voler far finire nel baratro un pensiero...Ihihi vedi ci son ricascata!
    Ciao stellina :)

    RispondiElimina
  6. Beh... figurati io allora che faccio uso ed abuso di punti fermi, punti di sospensione, due p..., no, ai due punti non bado più. Anzi... ora che ci penso, ma in quale recondito angolo della mia mente saranno finiti?
    Un bacio immenso per Te... Costy cara!

    RispondiElimina