lunedì 21 marzo 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.28) ( Un ricordo amato)

Dopo solo dieci giorni, la prima festa del papà senza Te...
I ricordi stanno a sentinella dei sentimenti.
Perché col tempo non perdano d'intensità e ne conservino i colori.
Il rosa dei bei momenti, il verde dei giorni di speranza, il blu delle notti di attesa e di veglia.
Conservo ogni piccolo particolare, per me diventato peculiarità, buon motivo per non dimenticare. Così come gelosamente si custodiscono in una scatola, lontano da occhi che non potrebbero comprendere, lettere ingiallite e fiori appassiti a bella posta per non farli morire.
Per i ricordi si soffre pure, ma da alcuni ricordi si ricavano anche opportunità per continuare serenamente.
"Noi siamo coetanei"
"Beh... non proprio, direi. Non esageriamo".
Mio padre amava ripeterlo da quando compii 40 anni, lui ne aveva 62, entrambi eravamo negli "anta", quindi diventò Sua ferma convinzione, da allora sempre coetanei.
In seguito anche gli altri figli furono largamente negli "anta", ma io sola restai Sua coetanea, lo ribadì anche quel giorno che di anni ne metteva insieme 80.
Lo festeggiavamo figli, nipoti ed affini, tutti insieme dopo un'interruzione di un anno, il precedente quando festa non fu per cause di forza maggiore... io in ospedale dopo l'intervento, lui convalescente dopo il Suo.
Eh si, molte cose c'accomunavano oltre al fatto di essere padre e figlia. Stesso segno zodiacale, guarda caso, il cancro, stesso fattore RH, medesima patologia nello stesso anno... forse forse non aveva tutti i torti a considerarmi della Sua stessa età, era un modo per dire che mi sentiva vicina e non solo fisicamente.
Una volta mi definì la sua "consigliora", perché me li chiedeva quei benedetti consigli che non metteva mai in pratica, preferendo poi alla fine seguire l'istinto d'impulso, senza mai domandarsi prima, chissà... ma non sarà il caso di riflettere? Ma tant'è... Lui era così, e Noi figli, pur prendendolo in giro simpaticamente, gli volevamo bene anche "per la Sua delicatezza tanto simile a quella di un elefante in un negozio di cristalli".
Fu allora una grande festa, 80 anni davvero non pochi, e poi arrivarci così... senza dimostrarli neanche un po', lucido come ne avesse, diciamo, 60, tutto sommato con una salute invidiabile dopo aver superato un tumore intestinale, e con tanta voglia di darci ancora filo da torcere.
Eravamo così contenti, c'era, valido punto di riferimento che ci faceva sentire giovani, in quanto ancora "figli".
Per molti altri anni avremmo voluto poter sorridere per le sue piccole manie, le "raccolte" di vecchi dischi, dei film d'epoca, della passione per tutto ciò che era schermo, della pila dei quotidiani che leggeva in differita, per il Suo modo di essere insomma, che a qualcuno poteva apparire particolare, ma che per Noi invece lo fece unico e non solo amato.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e torta

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