martedì 15 marzo 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI ( n.22) (Inquietudine e sentimento)

Va un po' meglio, e la mente torna indietro nel tempo.
Pare ancora impossibile, sembra tutto surreale.
Solo una settimana fa, nulla di veramente preoccupante da annotare, solo qualche segnale e una spalla scarna per una rapida carezza.
Un evento triste è spesso preceduto da un sentimento latente che viene interpretato come "inquietudine", in realtà è la percezione che qualcosa manchi o sia prossima a mancare all'improvviso, e allora ci si chiede di continuo... che cosa non ho, oppure non avrò, per cui sentirò la mancanza? Che cosa mi fa stare così, apparentemente senza motivo?
A questo punto si può trovare la mano che soccorre, o il messaggio da interpretare. Poi sarà sufficiente sentirsi calati completamente nella situazione, eventualmente dolorosa, e valutarla così com'è... perdita compresa.
Oggi una domenica da vivere, la seconda di Quaresima. Pensavo, sono tre anni ormai che di Quaresima si sommano quarantena, sacrifici e gran timori, stavolta pure il pieno del dolore.
Lungo i viali che portano a riflettere e ricordare, rimpiangere e convincersi che in questo modo doveva andare, gli occhi si fanno lucidi e nelle orecchie ancora le parole, le ultime insolitamente tenere a mo' di saluto.
Lacrime e sorrisi in così rapida successione quasi da confondersi, indiscutibili prove di sentimenti che pur contrastanti lasciano un segno di positività.
Niente è del tutto negativo e a colmare l'inevitabile vuoto c'è sempre il conforto dei bei ricordi.
Dal dolore e dalla tristezza si ricava positività contagiosa, come è comune il pensiero che il brutto passa sempre, e torna presto l'arcobaleno.
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