sabato 12 marzo 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.20) (E dopo...?)


E mentre intorno la realtà ancora opprime, arriva la stoccata che prende al petto, affonda fino al Cuore.

È il dolore cosa assai strana, qualunque sia la sua natura, diversa è la percezione per ognuno ed anche il modo di reagire ad esso.

È una "variabile costante" della vita e l'uomo più volte si trova a pagarne il conto a volte anche salato. Ma tant'è... esiste e conviene farsene una ragione, affrontarlo elaborarlo superarlo, per poter continuare, e poi essere sempre pronti a ritrovarlo davanti.

Altrimenti come si fa?

Così un lutto, una perdita diventa esercizio di fede.

Se credi devi accettare la cosa come fosse attesa da tempo.

Appare altresì come passaggio inevitabile, e allora perché disperare?

Offri quel momento di dolore, e speranza lenirà la sofferenza.

E ricordi si rincorreranno senza sosta, uno dopo l'altro.

Quante parole non dette, e altrettante dette a sproposito.

Quante occasioni mancate, e tenerezze negate, e abbracci fugaci senza stringersi troppo.

Si può sempre piangere, è vero. E dopo? 

Odiare il passato per ciò che non c'è stato, temere anche il futuro per tristi eventualità?

E intanto c'è da archiviare il presente, che ci ha deluso, pur consapevoli.

Così non si vive, è cosa contro natura, e per Chi crede contraria pure al disegno divino che vuole Tutti "semplicemente" felici, anche passando attraverso il dolore.

A questo punto mi sembra già di sentire qualche voce replicare... son tutte chiacchiere, vuota retorica. 

Non lo nego, potrebbe sembrare, ma la sostanza c'è.

Se siamo sempre pronti a parlare della gioia e ad accettarla, perchè non essere, non dico predisposti, ma pronti ad accogliere qualcosa di altrettanto naturale come il dolore? Tanto poi passa, come passa la gioia, entrambi momenti della vita... che poi, passa anch'essa, fossero cento gli anni o anche solo novanta. 


E che passi pure, senza fretta nè inganni, con la piena consapevolezza e la forza che da essa viene, passi pure.

La cosa più importante alla fine è che non sia l'uomo su questa terra a passare come meteora impazzita o silenziosa, senza lasciare il segno.

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