mercoledì 9 marzo 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.19) (Per pregare...)

Al nono incontro GAMA approfondimento del tema, "La Preghiera", alquanto sentito in questo momento storico, segnato dalla pandemia prima e da una guerra che evolve in maniera drammatica.
Pregare per la pace è all'ordine del giorno, e la preghiera comunitaria in particolare ha una grande valenza.
Ma si prega nel modo giusto?
Quasi sempre è una sorta di richiesta disperata, quando invece dovrebbe essere in primis lode, ringraziamento, abbandonarsi fiduciosi tra le braccia di Dio, ché solo Lui sa ciò che potrebbe essere il meglio per ognuno.
Imparare a pregare, e a questo punto la prima preghiera da rivolgere a Dio sarà proprio questa...
Dio insegnami a pregare.
Se con la preghiera ci rivolgiamo a Dio, implicitamente ammettiamo che esiste e c'ha creato.
A Lui siamo somiglianti, e in quanto tali capaci di amare, quindi ascoltare.
La preghiera è cercare un legame con Dio, affidargli la Nostra vita.
La preghiera ci introduce al mistero di Dio.
Le ali della preghiera sono le opere di misericordia.
Corporale: Dar da mangiare agli affamati - Dar da bere agli assetati - Vestire gli ignudi - Alloggiare i pellegrini - Visitare gli infermi -Visitare i carcerati - Seppellire i morti.
Spirituale: Consigliare i dubbiosi - Insegnare agli ignoranti - Ammonire i peccatori - Consolare gli afflitti - Perdonare le offese - Sopportare pazientemente le persone moleste - Pregare per i vivi e per i morti.
Anselmo Grun è un padre benedettino tedesco, autore di libri spirituali, consulente religioso e istruttore di corsi di meditazione e contemplazione. Ha scritto diversi libri in cui tratta la relazione tra preghiera e conoscenza di sé, tesi già sostenuta dai monaci (III - VI sec.).
La preghiera era la fonte della conoscenza di sé e la cura di tutte quelle ferite che oggi si cerca di guarire con tecniche psicologiche.
Nella preghiera l'uomo riconosce i suoi atteggiamenti sbagliati, le malattie e pregando sperimenta la guarigione.
La realizzazione di sé era l'esito di un cammino di preghiera portato avanti con coerenza.
Alla fine però i monaci non intendevano realizzare se stessi, bensì cercare Dio.
Con la preghiera eliminavano tutto ciò che li allontanava da Lui, e la profonda conoscenza di sé portava alla conoscenza di Dio.
Ne consegue che l'uomo si riconosce nella grandezza di Dio che si riflette in lui, ovvero si riconosce come immagine di Dio. E umilmente si riconosce pure immagine deturpata di Dio a causa del peccato.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante bambino

1 commento:

  1. Dio c'è. Ma troppi con la preghiera lo avvicinano a loro, anziché avvicinarsi a Lui. Non pregano per ringraziare ma per chiedere.

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