domenica 13 settembre 2020

NOME "COMUNE". ASSAI "FEMMINILE". SEMPRE "SINGOLARE"


Nella mia casa oggi è stato giorno di festa per due. Compleanno di mio marito e onomastico per me, pioggia di auguri come fosse Natale.

Ai primi approcci, al momento delle informazioni base, prendemmo questa coincidenza come un segno del destino, una cosa in comune... perché non continuare?

E quel lontano 12 Settembre segnò l'inizio di una nuova epoca per il mio nome di battesimo.

Già... perché devo ammettere che mi piace... almeno ora, il nome che mi accompagna da così tanti anni, mentre un tempo non lo "gradivo" affatto, perché era così comune che quando fuori casa si rivolgevano a me, con me rispondevano almeno altre due... e sia chiaro, si parla sempre di spazi ristretti.

Le mie sorelle, nate dopo, avevano nomi belli ed originali per l'epoca, a me invece era toccato quello di entrambe le nonne... e arrivai a detestare persino il "privilegio" per essere la primogenita.

Tutto questo a lungo, poi ci fu la felice coincidenza, e infine con la malattia il cambiamento fu radicale.

Miracolosamente il "mio Nome" suonava in modo diverso, aveva una musicalità che non avevo mai notato prima e cominciò a piacermi e continua ancora, davvero tanto.

Ora... quando mi presento, più di una persona replica... non poteva essere altrimenti, non potevi chiamarti con altro nome.

E poi... lo ricordano Tutti.

Nel nome di battesimo il futuro di un'esistenza.

Ogni anno, in questa giornata mi diverto a comporre un acrostico con le lettere del mio nome. Sempre diverso, comunque mi ci ritrovo...

M... Materna. I miei figli dicono che nella vita non avrei potuto fare altro che la mamma.

A... Accogliente. Verissimo. Accolgo tutti, pure quelli non proprio simpatici a pelle, poiché c'è sempre qualcosa da imparare, e molto da lasciar correre.

R... Responsabile. Ah, questo anche troppo, direi fino allo scrupolo e all'ultimo briciolo di forze.

I... Ironica. Perché la vita senza ironia diventa un dramma o una noia, s'invecchia prima e si perde di vista la speranza.

A... Autonoma. Questa è la conquista più bella, che fa del mio ultimo quarto di vita il periodo più felice.

Auguri a me quindi, per tanti onomastici ancora.

L'immagine può contenere: fiore

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