venerdì 13 gennaio 2017

NEI CONTRASTI E NELLE CONTRADDIZIONI


Non lo nego, il mio più grande desiderio è che filasse tutto liscio. Fissato un obiettivo che sia un bene per Tutti o quasi, ogni azione, opera o solo pensiero non dovrebbe incontrare ostacoli. Non è così. Quindi mi sono convinta che pure questa insieme a tante altre, sia una credenza. E allora una vita intera è credere un qualcosa che poi in realtà è altro. Oppure lo diventa strada facendo. Si parte da un sogno che alla fine perde il magico alone, i suoi peculiari contorni, e mostra la "reale sostanza".
Credere di potercela fare su tutta la linea... lavoro, salute, affetti. Dipenderà poi dalle aspettative riposte, restare appagati, soddisfatti appena, o delusi. In generale sarebbe opportuno accontentarsi, che non è rassegnarsi, bensì vedere oltre, tra le difficoltà e i giorni "disastrosi" quel raggio di luce che mostra la vita nell'aria. E invece a volte scorgiamo solo banale ed inutile pulviscolo. Pulviscolo... di nome, atmosferico... di cognome, e Noi siamo vivi anche per questa appena visibile banalità.
Quanto è ristretto il campo visivo umano...
Così se il lavoro non ha remunerazione tale da poter fare sprechi, non è un buon lavoro. Non importa se piace e comunque basta per vivere.
Dagli affetti poi si vorrebbe sempre il massimo... senza mai chiedersi, io do altrettanto?
La salute è lo scoglio più duro e temuto. Ci consideriamo invulnerabili, eterni... e crolliamo quando la malattia ci pone davanti allo specchio... perché proprio a me?
E perché non a Te? Sei uno dei tanti, aggiungo pure... uno dei tanti figli di Dio, a Lui tutti ugualmente cari, ma fragili per natura. Riscatta la forza insita in Te, e lotta per il dono che ti è stato fatto. Vai avanti finché è dato.
Riconosco quanto sia difficile parlarne con Chi si trova a combattere nel quotidiano tra ansia del futuro, precarietà del presente e memoria del passato, soprattutto quest'ultima riporta ad un confronto che dà ancora più dolore. Forse perché in sé ha una "credenza", la convinzione che c'è un "accordo" che non potrà mai essere smentito. Niente di più errato... tutto può cambiare, anzi già muta normalmente, anche se vorremmo tale cosa si svolgesse in completa tranquillità, pure a Nostra insaputa.
Ma in tal caso non ci sarebbe emozione. Meglio così?
Chissà, è difficile esprimersi in tal senso... che vita sarebbe?
Le emozioni sgradevoli vanno superate traendone insegnamento, esaminando le credenze, valutando fino a che punto sono vere.
Ho paura... perché?
Credevo non sarebbe mai capitato a me...
Temo per la mia vita... adesso.
Passa qualche tempo e provo meno paura... perché?
Vedo e ascolto... piango e rido... parlo, urlo, amo!
Ci sono ancora, e... VIVO.

4 commenti:

  1. Cara Mary, mi è piaciuto questo tuo post, specialmente la finale!!!
    Temo per la mia vita... adesso.
    Passa qualche tempo e provo meno paura... perché?
    Ci sono ancora, e... VIVO.
    Vedo e ascolto... piango e rido... parlo, urlo, amo!
    Ciao e buon fine settimana cara amica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Grazie, Tomaso caro.
      Buon fine settimana anche per Te.
      Un abbraccio...

      Mary

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  2. Essì, è proprio vero, ad un certo punto della vita senti di avere il mondo in mano ma poi capita qualcosa ... e si realizza di essere una persona come tante, che tutto quello che vediamo intorno può succedere anche a noi.
    Un saluto
    Cry

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    1. Eh già, cara Cri... ma non basta aver raggiunto la consapevolezza di un'inconfutabile verità, occorre pure farne tesoro.
      Grazie, carissima...

      Mary

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