venerdì 27 gennaio 2017

INCREDIBILMENTE... ME STESSA


Già in passato mi era successo, apparire come fuori dal mondo, dalla realtà. Povera illusa, in cerca finalmente di quiete. Questo nel migliore dei casi. Altre volte mi avranno visto come un'esaltata in cerca di affermazione, oppure si saranno chiesti... ma questa perché o a quale scopo...?
E posso assicurare, ciò che affermo è vero, non è un semplice dubbio in un momento di scarsa sicurezza.
E' che io non me ne rendo conto, perché mi sembra normale, ma il modo che ho di porgermi con entusiasmo già dall'approccio, davvero a volte può essere esagerato. E per questo suscitare perplessità.
Ora succede meno spesso, perché mi conoscono e anche ho imparato a darmi una regolata ogni tanto, ricompormi e contenere quel desiderio di coinvolgere a tutti i costi. Mi ripeto... non siamo tutti uguali, non saprò mai per certo Chi ho di fronte... la sua storia, fino a quando non vorrà, e se vorrà, raccontarla. Non ho diritto di andare oltre quella soglia che rappresenta il vissuto più intimo e sofferto, perciò... contegno, Mary e vai senza strafare.
Poi stamattina mi capita che...
Incontro per la prima volta una bella signora che fa terapia. Un'espressione neutra, non particolarmente triste ma nemmeno serena... ci presentiamo, e immediatamente mi sento osservata, anzi no, proprio scrutata praticamente sotto esame. Cerco di non dare a vedere la sensazione provata, e continuo a rispondere alle domande secche che mi fa... Chi sei... a quale associazione appartieni... che significa mutuo aiuto.
Strano... penso tra me... è talmente chiaro che cosa significa, davvero... non me lo ha mai chiesto nessuno. E intanto l'interrogazione continua... ma tu, perché fai questo, che ne sai? Ce l'hai mai avuto un problema così?
Beh... si...
E a questo punto ha voluto che fossi io a raccontare, e che non mi fermassi... tutto dall'inizio alla fine. Quando è arrivato il momento delle mie "tre parrucche sul comò", quello sguardo si è illuminato di un sorriso...
Brava, mi ha detto... ed ho cominciato a capire.
Cara, per me oggi è l'ultimo appuntamento della terapia per una recidiva. Ho finito, e sono fermamente convinta di non tornarci più.
E mi hai fatto parlare così a lungo...?
Sai, io sono una professoressa e dovevo capire se la Tua era una lezione imparata a memoria oppure
"a pelle".
Bene... ho replicato... Tu che pensi?
A pelle, e perciò promossa a pieni voti, con licenza di continuare.
Sorrido... continuare ad essere incredibilmente me stessa.

2 commenti:

  1. "continuare ad essere incredibilmente me stessa"
    Bellissima affermazione! Complimenti.
    Baciobacio

    RispondiElimina