sabato 7 gennaio 2017

L'ULTIMO PRESEPE



Non mi piacciono le frasi fatte, ancor meno i "detti" conclusivi e scarni. Sanno di poco, appartengono a Chi manca non solo di parole ma anche speranza.
Così... l'Epifania che tutte le feste porta via... lo trovo malinconico se non addirittura irritante. Perché allora davvero vuol dire che di Natale, Capodanno e pure Epifania non si è capito niente. Solo tre date, appuntamenti più o meno sereni cercando di evitare accidenti. Poi arriva il 6 Gennaio e finalmente la Befana, che nulla c'entra con la festa dell'Epifania, con la sua scopa spazza via briciole, scorze e frammenti delle feste. Detta così la cosa, certo che è una malinconia...
Voglio provare però a vederla in altro modo, dal punto di vista del 7 Gennaio di un qualsiasi anno.
All'indomani di un periodo, non una conclusione ma un nuovo inizio. Si mette un punto e si va a capo. Ricomincia un discorso, in un certo senso un'altra vita, ma solo se si vuole veramente. Con entusiasmo, rielaborando delusioni e smussandone le spigolosità, arrivare tramite un sogno ad altri progetti. Consapevoli di avere abbastanza risorse per potercela fare.
Ed oggi, quando ho avvertito il solito "languore" di fine feste, ho cominciato a fare pressione positiva sui pensieri.
Un ricordo... la gioia del momento presente... una fotografia.
E sono tornata a quand'ero bambina già cresciuta, e ci credevo poco ma mi piaceva immaginare
la vecchina giovane e grintosa che non invecchiava mai. La vedevo bene senza scopa, piuttosto in station wagon o ancor più probabile con un tir. Giungeva ogni anno nella famosa mattina.
Arrivava non a casa ma nella sala di un cinema per distribuire doni a tutti i bambini fino a 12 anni.
Ricordo... avevo giusto quell'età e mi toccò, "Piccole donne". Pensai che la Befana fosse stata male informata perché avevo già letto oltre, pure che da piccole erano ormai cresciute. Un po' delusa, mi ripresi subito. Quella era un'edizione nuova, con illustrazioni diverse, avrei riletto la storia e in quelle immagini mi sarei immersa da protagonista. Qualsiasi cosa pur nota, vissuta con passione nuova, appare diversa.
Ed è perciò che ogni momento presente e come si deve, anche in condizioni simili alle precedenti diventa "meritevole" di gioia nuova. Le ore vanno via veloci, ma tali da lasciare comunque ricchezza.
E' andato via così il giorno "mio" dell'Epifania, in piacevole compagnia. Sarà ricordo di un gioioso momento presente, domani già diventerà un "frammento" di passato.
La foto dell'ultimo presepe, un'istantanea archiviata ma da ricordare.

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